Juve-Cagliari, ecco la probabile formazione di Sarri: Ramsey, l’anti-tridente

Dybala appare bisognoso di tirare il fiato, contro il Cagliari tocca al gallese garantire equilibrio ai bianconeri. L’ex Arsenal deve dare un deciso cambio di marcia alla sua stagione, finora condizionata dagli infortuni
Juve-Cagliari, ecco la probabile formazione di Sarri: Ramsey, l’anti-tridente© Marco Canoniero/sync

TORINO - Un modulo cucito su misura. E non si tratta del solito modo di dire. Perché erano state proprio le caratteristiche di Aaron Ramsey, a fine settembre, a ispirare la prima sterzata stagionale di Maurizio Sarri dall'iniziale 4-3-3 a un abito con trequartista. E sono allo stesso modo ora le ambizioni di titolarità del gallese a suggerire la possibilità di un ritorno al 4-3-1-2. Con l'ex Arsenal, a tutti gli effetti, nel ruolo di anti-tridente. Quello oggi definito “pesante” e soltanto ieri “da bar”. Quello che, a prescindere dalla definizione, prevede al contempo in campo il carico da novanta dell'attacco bianconero: Paulo Dybala, Gonzalo Higuain e Cristiano Ronaldo. Assetto e interpreti che, d'altronde, scoraggiano a impiegare il 29enne di Caerphilly in un differente ruolo, come quello d'interno di centrocampo ricoperto nella gara d'esordio - con tanto di gol - contro il Verona: una soluzione che schianterebbe i delicati equilibri su cui poggia l'idea dei “big three” là davanti. O loro o Ramsey, insomma.

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Le scelte di Sarri in attacco

PARTITA DI GRANDE ATTENZIONE - Soluzioni alternative tra le quali il tecnico bianconero è chiamato a scegliere fin da questo pomeriggio, quando il Cagliari farà visita alla Juventus per la prima recita del nuovo anno. «Ancora il tridente? Devo valutare, anche perché ho visto Ramsey in crescita - ha spiegato ieri Sarri, a tal proposito, in conferenza stampa -. E poi contro i sardi ci vuole grande attenzione: il nostro centrocampo dovrà tenere le posizioni con scrupolo per arginare il loro doppio trequartista». Una nota tattica, dunque, a instillare nella testa del tecnico il tarlo del dubbio. A cui se ne somma, invece, una di natura più prettamente atletica: «Dybala sta bene, però sabato ha svolto un allenamento differenziato perché era stanco a causa dei grandi carichi di lavoro delle sedute precedenti». Un ulteriore segnale, insomma, a spingere l'ago della bilancia in direzione del gallese anziché del tridente.

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Ramsey titolare dal 1'

VOLTARE PAGINA - E a creare un’ideale rampa di lancio verso un anno nuovo che, per Ramsey, dovrà necessariamente far rima con riscatto. Dopo un 2019 da dimenticare non soltanto per il macchinoso avvio d’avventura alla Juventus, ma anche per il triste commiato dall’Arsenal a causa di un infortunio al bicipite femorale che ne ha interrotto la scorsa stagione sul più bello.

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Juve, ecco la probabile formazione contro il Cagliari

Juventus (4-3-1-2): 1 Szczesny; 16 Cuadrado, 28 Demiral, 19 Bonucci, 12 Alex Sandro.

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A centrocampo Rabiot dal 1’

25 Rabiot; 5 Pjanic; 14 Matuidi.

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Ramsey trequartista.

8 Ramsey; 21 Higuain, 7 Cristiano Ronaldo.

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Dybala e Douglas Costa in panchina

77 Buffon, 31 Pinsoglio, 2 De Sciglio, 13 Danilo, 4 De Ligt, 24 Rugani, 23 Emre Can, 33 Bernardeschi, 10 Dybala, 11 Douglas Costa, 20 Pjaca. Allenatore: Sarri.

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TORINO - Un modulo cucito su misura. E non si tratta del solito modo di dire. Perché erano state proprio le caratteristiche di Aaron Ramsey, a fine settembre, a ispirare la prima sterzata stagionale di Maurizio Sarri dall'iniziale 4-3-3 a un abito con trequartista. E sono allo stesso modo ora le ambizioni di titolarità del gallese a suggerire la possibilità di un ritorno al 4-3-1-2. Con l'ex Arsenal, a tutti gli effetti, nel ruolo di anti-tridente. Quello oggi definito “pesante” e soltanto ieri “da bar”. Quello che, a prescindere dalla definizione, prevede al contempo in campo il carico da novanta dell'attacco bianconero: Paulo Dybala, Gonzalo Higuain e Cristiano Ronaldo. Assetto e interpreti che, d'altronde, scoraggiano a impiegare il 29enne di Caerphilly in un differente ruolo, come quello d'interno di centrocampo ricoperto nella gara d'esordio - con tanto di gol - contro il Verona: una soluzione che schianterebbe i delicati equilibri su cui poggia l'idea dei “big three” là davanti. O loro o Ramsey, insomma.

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