TORINO - Un modulo cucito su misura. E non si tratta del solito modo di dire. Perché erano state proprio le caratteristiche di Aaron Ramsey, a fine settembre, a ispirare la prima sterzata stagionale di Maurizio Sarri dall'iniziale 4-3-3 a un abito con trequartista. E sono allo stesso modo ora le ambizioni di titolarità del gallese a suggerire la possibilità di un ritorno al 4-3-1-2. Con l'ex Arsenal, a tutti gli effetti, nel ruolo di anti-tridente. Quello oggi definito “pesante” e soltanto ieri “da bar”. Quello che, a prescindere dalla definizione, prevede al contempo in campo il carico da novanta dell'attacco bianconero: Paulo Dybala, Gonzalo Higuain e Cristiano Ronaldo. Assetto e interpreti che, d'altronde, scoraggiano a impiegare il 29enne di Caerphilly in un differente ruolo, come quello d'interno di centrocampo ricoperto nella gara d'esordio - con tanto di gol - contro il Verona: una soluzione che schianterebbe i delicati equilibri su cui poggia l'idea dei “big three” là davanti. O loro o Ramsey, insomma.