Con Eriksen, l’Inter trova un giocatore decisivo, che prima non aveva e che aumenta i modi con cui vincere la partite, aggiungendo le sue invenzioni al tetragono impianto di gioco di Conte. I due esterni spostano meno gli equilibri, anche se rappresentano preziose alternative in un finale potenzialmente logorante, soprattutto se l’Inter andasse avanti in Europa League. Beppe Marotta non aveva mai condotto un mercato invernale di questo genere nelle sue stagioni juventine, ma tutto si può dire di lui tranne che sia un avventato, se la sua esperienza e la sua sapienza calcistica lo hanno spinto ad assecondare Conte non è per le lagnanze mediatiche del tecnico, ma perché anche lui intravede la possibilità della grande impresa. E poi, al di là dello scudetto, l’acquisto di Eriksen è un colpaccio a prescindere, anche per la prossima stagione.