Inter-Milan dietro la scrivania: Gazidis l'equilibrista

Da quando è ad del Milan non ha mai vinto un derby. Anche la sua posizione verrà valutata dalla società
Inter-Milan dietro la scrivania: Gazidis l'equilibrista© LAPRESSE

MILANO - Passare dal mondo dorato della Premier League ad un club glorioso, ma ridotto in macerie dal punto di vista economico non è stato per niente facile per Ivan Gazidis. L’ad del Milan ha lasciato la sua poltrona all’Arsenal per accettare la sfida di Elliott di rilanciare, dal punto di vista economico-finanziario, il club rossonero. Il percorso è lungo, difficile e ricco di insidie, che però richiede risultati immediati, soprattutto a livello di campo. Ecco perché, nel corso dei mesi, la figura di Gazidis è diventata il simbolo del proibizionismo sotto diversi aspetti, soprattutto sul calciomercato. I suoi stop a diverse operazioni portate avanti da Boban e Maldini lo hanno messo sotto una cattiva luce agli occhi dell’opinione pubblica e di una buona fetta del tifo, che lo vede come il cattivo della storia. Di certo c’è che la filosofia del risanamento dei conti e dei risultati sportivi non sta andando di pari passo, perché la squadra è ben lontana dall’essere in lotta per la Champions League, ovvero l’obiettivo dichiarato a inizio anno e che permetterebbe di vedere entrare numerosi denari nelle tue casse. Gazidis è in bilico, tra le necessità del campo e quelle del bilancio. Una posizione non facile, che spesso lo ha portato ad interferire nell’area sportiva, creando situazioni di malumore generale. Perché, alla fine, i suoi veti hanno impedito l’effettiva realizzazione di alcune contrattazioni.

Ristrutturazione e valutazioni

Nel corso degli ultimi mesi, sono almeno una dozzina i manager che sono arrivati a Casa Milan per ristrutturare l’area commerciale. Gli ultimi innesti sono quelli di Valerio Rocchetti e Alessandro Zissis, e l’auspicio è quello che ci sia una scossa verso nuovi contratti di sponsorizzazione. Anche perché, da quando Gazidis ha iniziato il suo lavoro, non ci sono stati movimenti significativi se non rinnovi annuali (mai successo prima) di alcune partnership, l’uscita di Tim dal portfolio clienti (-4 milioni annui) e il rinnovo complicato (e al ribasso) con Emirates, che prevede clausole tali per cui, in caso raggiungimento della Champions o di vittorie importanti (scudetto) la somma vada a superare quella attualmente in vigore. Al momento si tratta di chimere. E la sua posizione, seppur vi sia un contratto di un altro anno in essere, verrà valutata con attenzione al termine della stagione dalla proprietà, così come l’operato della parte sportiva.
Da quando è amministratore delegato del Milan, Gazidis non ha ancora vinto un derby. La sfida di domani sera risulta essere un banco di prova molto importante, ma nel corso di questa stagione sono arrivate più testimonianze di come l’idea di prendere solo giovani non paghi. L’operazione Ibrahimovic è l’esempio lampante di tutto questo, perché con lo svedese in gruppo, i rossoneri hanno inanellato 7 risultati utili consecutivi tra campionato e coppa. Non un caso, mr. Gazidis.


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