Ancelotti: “Scudetto? La Juve ha Ronaldo che segna in ogni partita”

Il pensiero del tecnico dell’Everton sulla lotta al vertice: “Non c’è una favorita. I bianconeri hanno esperienza, l’Inter ha entusiasmo e la Lazio non ha le Coppe. Ho sentito le parole di Sarri, nel calcio non c’è un sistema di gioco vincente”
Ancelotti: “Scudetto? La Juve ha Ronaldo che segna in ogni partita”© Getty Images

La lotta scudetto? È sicuramente molto avvincente a differenza degli anni passati. È una battaglia aperta e incerta, ma non è facile dire chi sia la favorita”. Le previsioni sul campionato sono quelle di Carlo Ancelotti. L’allenatore dell’Everton ha detto la sua a Radio Deejay: “La Juventus ha esperienza, l'Inter ha entusiasmo, la Lazio non ha le coppe. I bianconeri hanno il vantaggio di avere un giocatore (Cristiano Ronaldo, ndr) che fa gol in quasi tutte le partite. Sarri? Ho sentito le parole di Maurizio. Ci sono dei giocatori che devi mettere in campo per farli rendere al meglio, perché sono determinanti. Il calcio è tutto, difesa, attacco e contropiede. Nel calcio è tutto buono, non c'è un sistema di gioco vincente. Ci sono tante cose da fare e le devi fare in base alle caratteristiche dei tuoi giocatori”.

Ancelotti: “Eriksen come Pirlo”

Uno dei principali colpi di mercato di gennaio è stato sicuramente Christian Eriksen: “È un centrocampista completo, può giocare sia come centrocampista esterno che come centrocampista basso. Io lo vedo molto vicino a Pirlo, potrebbe giocare anche davanti alla difesa. È molto lineare nel gioco, limpido nel passaggio e con un gran tiro da fuori”. Sulla sua ex squadra: “Seguo ancora il Napoli e lo seguirò sempre. Sta facendo molto bene, sono felice che Fabian Ruiz abbia ritrovato la condizione migliore. Adesso c'è questa bella sfida con il Barcellona, che è molto meno prevedibile di quello che ci si potrebbe aspettare”. Chiusura sul prossimo Europeo e sul Milan: “Sarà molto incerto, l'Italia ha fatto passi da gigante e dovrà confrontarsi contro grandi squadre, ma vedo molto bene gli Azzurri. I rossoneri hanno passato un momento difficile, adesso sembrano esserci dei momenti di risveglio. La tradizione e la storia di un club vanno rispettate. Per fare grandi le squadre serve una giusta programmazione, pur rispettando le regole. Rangnick? Non lo conosco”.

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