Coronavirus, no ai bambini in campo e alle strette di mano

Ecco le regole da rispettare per lo svolgimento delle gare a porte chiuse del campionato di serie A, compresa Juve-Inter
Coronavirus, no ai bambini in campo e alle strette di mano© LAPRESSE

Termoscanner all'ingresso degli stadi, niente bambini che accompagnano i calciatori e nessuna stretta di mano prima dell'inizio della partita. Sarà una domenica calcistica surreale quella che i tifosi italiani potranno vivere soltanto attraverso le televisioni. Porte chiuse in Serie A e in tutti gli altro campionati, niente code per un autografo o per un selfie con l'idolo di turno. Anche il Derby d'Italia Juventus-Inter, con il ritorno di Antonio Conte all'Allianz Stadium, sarà vissuto da 'pochi intimi', vale a dire solo coloro che saranno autorizzati all'ingresso nello stadio causa del protrarsi dell'emergenza coronavirus e in applicazione delle nuove disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

Massimo 500 persone negli stadi

In totale saranno circa 500 o anche meno, dipende dalla partita, le persone che a vario titolo potranno entrare negli stadio. E' quanto si evince da una circolare pubblicata sul sito della Lega Serie A in vista della ripresa dell'attività. Oltre ai calciatori, al direttori di gara e ai componenti lo staff tecnico e dirigenziale delle due squadre (circa 120), sono ammessi un centinaio di persone indicato come personale tecnico (raccattapalle, addetti al campo, operatori di pulizia, etc); gli incaricati della Procura Federale (2), i delegati di Lega (2); i medici dell'anti-doping (2); gli addetti alla sicurezza, steward e operatori di pronto soccorso (un centinaio).

Giornalisti e fotografi

Un capitolo a parte merita la stampa, nella circolare della Lega è indicato un "numero massimo di 50" fra giornalisti e fotografi che potranno accedere allo stadio subordinatamente alle capacità delle società di garantire la piena ottemperanza delle norme previste . A questi vanno aggiunti gli operatori televisivi e i giornalisti delle emittenti titolari (SKY o DAZN) dei diritti di trasmissione live dell'evento (circa un'altra ventina, anche meno). Per loro è previsto un ingresso dedicato che non consenta "alcuna commistione con i tesserati". In tribuna stampa tutti i giornalisti e fotografi accreditati "dovranno essere posizionati mantenendo una distanza di almeno due metri". Niente interviste mini flash e super flash sul terreno di gioco, nessuna ripresa negli spogliatoi pre e post riscaldamento. Non ci saranno le tradizionali attività di conferenza e mixed zone.

Indicazioni per gli atleti

Dopo l'incontro voluto ieri dalla FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana) in collaborazione con la Lega Serie A con tutti i responsabili sanitari delle squadre del massimo campionato, sono state date ulteriori indicazioni a società e atleti. I club sono invitati a "predisporre un servizio medico sanitario dotato di scanner per la rilevazione delle temperature". Inoltre il cerimoniale di gara verrà attuato in forma ridotta in assenza di bambini e di altri accompagnatori. Una volta completato l'allineamento, i calciatori non effettueranno il saluto pre partita. Infine le società hanno invitati i loro calciatori a evitare il contatto con i tifosi, quindi stop ad autografi e selfie anche all'uscita dei rispettivi centri di allenamento. E' questo il calcio al tempo del coronavirus.

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