Juve-Inter in chiaro: ecco cosa servirebbe

Le emittenti sono d'accordo nell'accogliere la richiesta del ministro dello Sport Spadafora, ma solo un decreto governativo potrebbe aggirare il nodo contrattuale
Juve-Inter in chiaro: ecco cosa servirebbe© Marco Canoniero

Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, torna a chiedere le dirette in chiaro delle partite di Serie A, dopo il provvedimento governativo che obbliga alle porte chiuse fino al 3 aprile per l’emergenza Coronavirus. In una lettera inviata a Figc e Lega, Spadafora dice che la trasmissione in chiaro «costituirebbe un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento». Torna quindi la volontà di evitare assembramenti nei bar per vedere le partite. A metà della scorsa settimana, in previsione di Juventus-Inter poi rinviata, Sky aveva dato la sua disponibilità a una diretta in chiaro su TV8, poi seguita da Rai e Mediaset per le altre partite a porte chiuse.

Perché no

La Lega però ricorda che al momento non è possibile attuare la soluzione proposta dal ministro: «Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del ministro Spadafora, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente e gli obblighi contrattuali già assunti non consentono di potervi aderire». L’ostacolo è rappresentato dal fatto che non sono stati negoziati i diritti delle partite in chiaro del triennio 2018- 21, ma solo quelli pay acquistati da Sky e Dazn. Servirebbe un decreto governativo che, viste le cause di forza maggiore, ordinasse di forzare questa barriera contrattuale. Nel pomeriggio la Lega ha definito i nuovi orari della 27ª e 28ª giornata. E ha spostato l’orario del recupero Verona- Cagliari del 18 marzo: dalle 18.30 alle 15.

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