I TEMPI E I MODI - La Figc del resto è stata molto chiara è ha sospeso ogni attività, anche individuale, fino al 13 aprile e, in più, le parole con cui ieri il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha preconizzato il prolungamento delle misure restrittive addirittura al 16 maggio hanno raffreddato assai le speranze di chi si augura una ripresa delle attività in tempi relativamente brevi. A calmare gli animi, poi, ha contribuito non poco la novità procedurale che Paolo Dal Pino ha introdotto nell’assemblea in videoconferenza. Ogni club, infatti, ha potuto avere in collegamento al massimo due rappresentanti: un modo per tenere sotto controllo il dibattito riducendo il numero di voci e, anche, di limitare le fughe sulle scaramucce verbali come è accaduto ultime settimane. Il presidente di Lega vuole evidentemente evitare che la Serie A trasmetta all’esterno un’immagine litigiosa, visto il momento drammatico che sta attraversando il Paese. Nelle due ore di Assemblea, così, si è discusso più di questioni economiche che della ripresa del campionato. Intanto non si derogherà dalla linea dell’Uefa che vuole legittimamente coordinare l’attività in Europa: ovviamente a seconda della situazione sanitaria in ogni Paese ma scongiurando “fughe in avanti” individuali come quella della Federazione belga.