Il calcio riparte: dall’Inter alla Lazio, ecco come la A riallaccerà le scarpe

Ad Appiano Gentile proseguono i lavori dell’albergo nerazzurro. Lotito già scalpita per aprire Formello che è stato sanificato. Al centro di Zingonia l’Atalanta può decidere di viverci e allenarsi: il quadro delle squadre di Serie A
Il calcio riparte: dall’Inter alla Lazio, ecco come la A riallaccerà le scarpe

Inter, ad Appiano Gentile proseguono i lavori dell’albergo nerazzurro

MILANO - Tutto pronto o quasi al Centro Sportivo Suning di Appiano Gentile che continua a convivere da mesi con i lavori di ammodernamento iniziati al termine della stagione passata e che dovrebbero terminare prima della fine dell’inizio della prossima. Lavori in corso che non influenzeranno minimamente però sul rispetto di tutte le normative previste per il mantenimento delle distanze interpersonali tra giocatori, staff tecnico, e dirigenti presenti per evitare nuovi contagi per il coronavirus. I giocatori si cambieranno nei due spogliatoi a disposizione. Uno è quello che abitualmente utilizza la prima squadra, l’altro verrà preso in prestito dai ragazzi della Primavera nerazzurra. Due spogliatoi per mantenere le distanze di almeno di un metro tra un giocatore e l’altro. Distanza di sicurezza che verrà rispettata in pieno anche nella sala da pranzo del Centro. Nella foresteria, dove Christian Eriksen sta vivendo la quarantena di due settimane, ci sono le camere dei giocatori e dello staff tecnico divise in più zone che permetterà, anche in questo caso, il distanziamento previsto dalle norme imposte dal Governo. Il restyling del Centro Suning, la casa degli allenamenti nerazzurri, consegnerà ad Antonio Conte, a inizio della prossima stagione, poi la possibilità di avere la piena disposizione di un “Hotel” nerazzurro (circa 3mila metri quadrati) con camere singole per ogni giocatore, oggi la maggior parte sono doppie, incluso un ristorante e gli uffici per la dirigenza.

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Lazio, Lotito già scalpita per aprire Formello che è stato sanificato

ROMA - Il messaggio del presidente Claudio Lotito è stato recapitato a tutti i giocatori e lo staff di Simone Inzaghi. “Tenetevi pronti”. Uno dei punti di vanto (e di spinta a far sì che si riprenda con gli allenamenti il prima possibile) della Lazio è sempre stato quello di avere tutti i giocatori, compresi gli stranieri, a passare la quarantena nelle loro residenze romane. Il patron ha fatto sanificare l’intero centro sportivo di Formello e doterà tutti i dipendenti di mascherine e materiale protettivo. La salute degli atleti prima di tutto, per questo poi le modalità di rientro agli allenamenti dovranno essere stabilite con una linea comune condotta di pari passo con la Federazione italiana medico-sportiva. Tutta la rosa è pronta, Simone Inzaghi sente i giocatori costantemente. Tutti non vedono l’ora di tornare ad allenarsi: “Mi manca il campo”, urlava dai social ieri Correa. E come lui molti suoi compagni che scalpitano per tornare a calcare, anche se contingentati, i campi di allenamento. Il ‘Fersini’ e il rettangolo verde che affaccia sulla Foresteria del centro sportivo. Presumibilmente saranno predisposti orari specifici, gruppi contingentati di giocatori e docce ognuno nelle proprie abitazioni. Inzaghi continua a tartassare i giocatori con un lavoro domestico personalizzato e ha messo a punto uno smart-working con i suoi collaboratori: uno staff di 11 persone. Intanto la Lazio ha anche rinnovato la sua sede di ritiro estivo ad Auronzo di Cadore per altre due stagioni.

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Atalanta, al centro di Zingonia la Dea può decidere di viverci e allenarsi

BERGAMO - Il Centro Sportivo Bortolotti, la "casa" dell'Atalanta, si trova a Zingonia, comune a circa 15 km di distanza da Bergamo. Ci si arriva comodamente dalla città e dall'autostrada A4, i giocatori hanno a disposizione un ampio parcheggio interno e una volta lasciato il cancellone alle spalle di spalanca di fronte agli occhi un piccolo paradiso del calciatore. Il Centro è tra i più qualificati e accoglienti ed è inserito in uno straordinario contesto verde grande 120mila metri quadrati. A disposizione di Gomez e compagni ci sono 7 campi da gioco (tutti illuminati), palestre, spogliatoi, ristorante, sale massaggi e fisioterapia, sale riunioni, centro benessere, giardini e aree verdi. La pianta della palazzina che ospita la sede assomiglia ad una grande “V”, all’interno della stessa ala dove si trovano spogliatoi e palestra (560 metri quadrati in legno, rame e alluminio il cui impatto ambientale è praticamente nullo) si trovano anche le camere per giocatori e staff che possono allenarsi, mangiare (il ristorante interno ha a disposizione anche una cucina attrezzata) e dormire in assoluta tranquillità. Il Centro Sportivo Bortolotti è anche un’eccellenza italiana nell’ambito della medicina applicata allo sport. Sono già attive partnership con aziende internazionali del settore farmaceutico e sanitario.

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Roma, a Trigoria no alle docce. E tutti mangeranno con piatti usa e getta

ROMA - Alla ripresa, il protocollo sanitario da seguire è già noto: sanificazione del centro sportivo “Fulvio Bernardini”, circoscrivere l’entrata al numero minimo di persone (giocatori e staff), eseguire esami e analisi prima di dare l’idoneità ai calciatori. La Roma aspetta soltanto il via libera per tornare all’attività. Nei giorni scorsi, sia Fonseca che Dzeko, si sono espressi favorevolmente sulla conclusione della stagione. Il mini-ritiro (almeno tre settimane) si svolgerà a Trigoria e dopo che in questo periodo il preparatore Nuno Romano ha incentrato il lavoro perlopiù sulla forza, alla ripresa, la squadra virerà invece su una programmazione legata alla corsa, alla ricerca della condizione ottimale (raggiungibile in 35 giorni). Diverso invece se il torneo dovesse slittare a fine giugno. A quel punto i calciatori potrebbero fermarsi temporaneamente per evitare sovraccarichi muscolari. In questo periodo ogni atleta è stato seguito a livello alimentare dal nutrizionista Rillo che ha inviato programmi settimanali ad personam. Quando si tornerà a Trigoria, ogni ambiente avrà ricevuto delle cautele igienico-sanitarie. Dai distributori di gel igenizzante alle bevande usa e getta (acqua o energizzanti); dalla distanza di sicurezza dei tavoli nella mensa agli oggetti (piatti, bicchieri e posate) per mangiare monouso. Dopo le sedute di allenamento, i calciatori (già in possesso di un vademecum) anziché fare le docce negli spogliatoi dovranno effettuarle nei loro alloggi.

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Napoli, le riunioni all’aperto e trasferte lampo con viaggi in charter

NAPOLI - Obiettivo 4 maggio. A Napoli la data non è insignificante, perchè dal lontano 1611 quella è la giornata dei traslochi, ma in questo caso c’è chi rientrerà a casa propria: il Napoli. Il cronoprogamma varato dal presidente De Laurentiis prevede un ciclo di visite mediche da effettuare una settimana prima dell’inizio dell’attività agonistica. Test accurati con l’effettuazione dei tamponi anti-Covid, esami cardiaci, tac e radiografie ai polmoni, esami del sangue per individuare anche le immunità, controlli da svolgere tra Castelvolturno e la clinica Pineta Grande. Il centro tecnico sarà attrezzato con mascherine, guanti e tute per i terapisti. Oltre alla pulizia degli ambienti di Castelvolturno, una squadra effettuerà tutte le sere la disinfettazione degli ambienti. Idem subito dopo l’allenamento, poi non mancherà l’antibatterico per il lavaggio degli indumenti di gioco. Inizialmente le riunioni tecniche di Gattuso non si terranno all’aperto. Non ci sarà più lo spogliatoio per tutti, ma due opzioni: turni da 5 alla volta oppure ogni calciatore avrà la sua camera di albergo. E quando riprenderà il campionato, per le partite fuori casa ci saranno trasferte-lampo. Allenamento di mattina, pranzo in sede, poi viaggio in charter (volo o treno), con pullman che prenderà la squadra sotto bordo e la accompagnerà allo stadio. Partita, da giocarsi alle 18 oppure la sera, e subito dopo il rientro a casa, sempre con un viaggio charter.

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Milan, le stanze di Milanello possono ospitare tutta la rosa di Pioli

MILANO - Il Centro Sportivo di Milanello, quando i giocatori torneranno ad allenarsi, è pronto ad accoglierli rispettando tutte le normative relative alle distanze interpersonali che devono esserci, soprattutto negli spazi comuni, per evitare contagi. La struttura principale è rappresentata dalla palazzina dove sono ubicate le 46 stanze destinate a staff e giocatori della prima squadra, per un totale di 60 posti letto. Nel caso in cui dovesse essere disposta la presenza di un solo giocatore per stanza, allora si potrebbero anche sfruttare quelle presenti nella foresteria che ha, al suo intero, altre 12 stanze per un totale di 58, il che renderebbe possibile la permanenza dei giocatori e dello staff tecnico all’interno del centro sportivo senza stanze doppie. Milanello è dotato di sei campi d’allenamento scoperti più uno coperto (di dimensioni ridotte rispetto agli altri). Gli spogliatoi a disposizione degli atleti sono due. Uno di questi, di solito, è destinato alla Primavera, ma verrebbe “requisito” dalla prima squadra per permettere a tutti di stare ad almeno un metro di distanza. Ma i giocatori potrebbero anche cambiarsi e lavarsi nelle stanze, visto che la palazzina di Milanello è attaccata al campo “Centrale”. Anche le sale da pranzo sono due, ma quella normalmente dedicata alla prima squadra potrebbe essere estesa nella comunicante sala del Camino, garantendo maggior distanza tra i tavoli. Milanello gode anche di un suo compartimento medico.

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Le altre: per i club senza centro gli hotel del ritiro

Metà Serie A - Torino, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Bologna, Brescia, Udinese, Fiorentina, Spal e Lecce - deve cercare una strada alternativa al ritiro blindato non avendo camere per i giocatori all’interno dei centri di allenamento. C’è chi, come il Brescia, non vuole nemmeno prendere in considerazione la questione visto che il presidente Cellino considera chiusa la stagione. Altri dirigenti non hanno gradito che sia stata presentata come salvifica una proposta che va bene solo per metà delle partecipanti (senza contare la stragrande maggioranza di B e C). L’atteggiamento maggioritario è quello di attendere il varo ufficiale dei protocolli della commissione medica della Figc, atteso entro venerdì, per capire bene quali saranno le procedure da seguire. Quasi nessuno sembra orientato a mandare i giocatori a casa dopo gli allenamenti. La strada preferita è appoggiarsi all’hotel scelto per i ritiri casalinghi, a pochi minuti di pullman dai centri sportivi. Si sta muovendo in questa direzione la Samp, una delle squadre più colpite con 8 giocatori positivi al virus. Il club ha una foresteria per il settore giovanile a Bogliasco, ma le camere sono doppie. Una sistemazione incompatibile con le esigenze di un maxi-ritiro con il requisito della massima distanza tra i giocatori. Quindi l’opzione resta l’hotel con le dovute precauzioni. Il modello da seguire è stato già sperimentato in occasione dell’ultima trasferta prima dello stop: il Genoa a Milano aveva prenotato tutto un piano di un hotel milanese isolandolo anche dal personale. La Fiorentina ha iniziato a sanificare gli spogliatoi dei “Campini”. In attesa della nuova casa, con oltre 200 posti letto per prima squadra e giovanili a Bagno a Ripoli, anche il club viola dovrà affidarsi all’hotel.

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Inter, ad Appiano Gentile proseguono i lavori dell’albergo nerazzurro

MILANO - Tutto pronto o quasi al Centro Sportivo Suning di Appiano Gentile che continua a convivere da mesi con i lavori di ammodernamento iniziati al termine della stagione passata e che dovrebbero terminare prima della fine dell’inizio della prossima. Lavori in corso che non influenzeranno minimamente però sul rispetto di tutte le normative previste per il mantenimento delle distanze interpersonali tra giocatori, staff tecnico, e dirigenti presenti per evitare nuovi contagi per il coronavirus. I giocatori si cambieranno nei due spogliatoi a disposizione. Uno è quello che abitualmente utilizza la prima squadra, l’altro verrà preso in prestito dai ragazzi della Primavera nerazzurra. Due spogliatoi per mantenere le distanze di almeno di un metro tra un giocatore e l’altro. Distanza di sicurezza che verrà rispettata in pieno anche nella sala da pranzo del Centro. Nella foresteria, dove Christian Eriksen sta vivendo la quarantena di due settimane, ci sono le camere dei giocatori e dello staff tecnico divise in più zone che permetterà, anche in questo caso, il distanziamento previsto dalle norme imposte dal Governo. Il restyling del Centro Suning, la casa degli allenamenti nerazzurri, consegnerà ad Antonio Conte, a inizio della prossima stagione, poi la possibilità di avere la piena disposizione di un “Hotel” nerazzurro (circa 3mila metri quadrati) con camere singole per ogni giocatore, oggi la maggior parte sono doppie, incluso un ristorante e gli uffici per la dirigenza.

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