Un tema di grande importanza è quello della logistica. Perché se ormai assodato che i “gruppi squadra” (i giocatori, gli staff tecnici, medici e organizzativi: una settantina di persone) dovranno stare isolati fino al termine della stagione, non è affatto certo che tutti i club possano giocare (sempre a porte chiuse, ovviamente) nel proprio stadio. Non a caso venerdì, all’emittente “Radio Punto Nuovo”, Walter Ricciardi ha spiegato che: «Differenziare le aree per livello di rischio è giusto, stiamo proponendo di giocare al Centro-Sud». E se lo afferma il virologo che, oltre a tutto il resto, fa pure parte della commissione Figc, evidentemente è molto più di una semplice proposta o di un consiglio. Anche perché, ha continuato: «Maggio è ancora un mese a rischio, specialmente in alcune regioni, sarà ancora un mese interlocutorio. Ciò che suggeriremo è di avere provvedimenti diversi a seconda delle aree geografiche».
I conti sono presto fatti: difficile che si possa giocare al Nord anche se gli stadi non avranno tifosi: potrebbe essere molto rischioso fare arrivare le squadre dalle zone del centro Sud, senza dimenticare che si correrebbe il rischio di incorrere nel diniego da parte dei Prefetti di città particolarmente colpite come Bergamo, Brescia o la stessa Milano.
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