Serie A, il risiko degli stadi: le ipotesi in… campo per evitare il nord

Milan e Atalanta d’accordo, l’Inter frena, Cellino non vuol giocare. Mercoledì Spadafora vede le componenti: il giorno del via libera?
Serie A, il risiko degli stadi: le ipotesi in… campo per evitare il nord

TORINO - Il macchinario che deve rimettere in moto la Serie A è ormai avviato e gli ingranaggi girano sempre più velocemente. Ieri il presidente federale Gabriele Gravina ha inviato il protocollo medico alla ripresa dell’attività al ministro dello sport, Spadafora, e a quello della sanità Speranza. E già in serata è ha arrivata la risposta del ministro Spadafora che fissato per mercoledì 12 una videoconferenza con Figc, Leghe di A e B, Lega Pro, Aic, arbitri e delegazione del comitato medico scientifico della Figc per un confronto sul documento. Ora: sostenere che quello sia il giorno chiave è forse eccessivo, ma è innegabile che se arrivasse il parere positivo, corroborato da una ulteriore miglioramento della situazione, la possibilità di una ripresa sarebbe sempre più concreta e vicina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un tema di grande importanza è quello della logistica. Perché se ormai assodato che i “gruppi squadra” (i giocatori, gli staff tecnici, medici e organizzativi: una settantina di persone) dovranno stare isolati fino al termine della stagione, non è affatto certo che tutti i club possano giocare (sempre a porte chiuse, ovviamente) nel proprio stadio. Non a caso venerdì, all’emittente “Radio Punto Nuovo”, Walter Ricciardi ha spiegato che: «Differenziare le aree per livello di rischio è giusto, stiamo proponendo di giocare al Centro-Sud». E se lo afferma il virologo che, oltre a tutto il resto, fa pure parte della commissione Figc, evidentemente è molto più di una semplice proposta o di un consiglio. Anche perché, ha continuato: «Maggio è ancora un mese a rischio, specialmente in alcune regioni, sarà ancora un mese interlocutorio. Ciò che suggeriremo è di avere provvedimenti diversi a seconda delle aree geografiche».

I conti sono presto fatti: difficile che si possa giocare al Nord anche se gli stadi non avranno tifosi: potrebbe essere molto rischioso fare arrivare le squadre dalle zone del centro Sud, senza dimenticare che si correrebbe il rischio di incorrere nel diniego da parte dei Prefetti di città particolarmente colpite come Bergamo, Brescia o la stessa Milano.

Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Il macchinario che deve rimettere in moto la Serie A è ormai avviato e gli ingranaggi girano sempre più velocemente. Ieri il presidente federale Gabriele Gravina ha inviato il protocollo medico alla ripresa dell’attività al ministro dello sport, Spadafora, e a quello della sanità Speranza. E già in serata è ha arrivata la risposta del ministro Spadafora che fissato per mercoledì 12 una videoconferenza con Figc, Leghe di A e B, Lega Pro, Aic, arbitri e delegazione del comitato medico scientifico della Figc per un confronto sul documento. Ora: sostenere che quello sia il giorno chiave è forse eccessivo, ma è innegabile che se arrivasse il parere positivo, corroborato da una ulteriore miglioramento della situazione, la possibilità di una ripresa sarebbe sempre più concreta e vicina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Serie A, il risiko degli stadi: le ipotesi in… campo per evitare il nord
2
Pagina 2

Serie A, i migliori video