© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.Tra gestione del passato e attacco al futuro, Sky Italia continua il proprio percorso di chi non abbandona la tradizione (un “vecchio” decoder, pur che sia, non lo si nega a nessuno) ma che di pari passo aggredisce la modernità e perfino il futuro della tecnologia relativa alla comunicazione e alla rivoluzione “dell’entertainement” domestico, dell’intermediazione tecnologica che viene prima dei contenuti e che con essi è tutt’uno. Perché lo sbarco di Sky nel mondo di internet e del wifi, rappresenta una svolta epocale che contribuirà anche ad accelerare il (benedetto) processo di sviluppo tecnologico del paese. Il futuro di Sky WiFi promette di essere «semplice, potente e spettacolare» e di sicuro (in cambio di un adeguato investimento economico) lo sarà per gli utenti. Ma intanto il presente, che appunto è molto ancorato al passato di un paese di vecchi gestito – male – per vecchi, è quello legato alla trasmissione “in chiaro” di alcune partite della Serie A post-covid. Il Governo preme e Maximiliano Ibarra, ad di Sky Italia che evidentemente sa navigare sia tra le bonacce delle competenze tecniche sia tra marosi delle relazioni politiche, offre una astuta disponibilità in virtù della quale scarica su altri la responsabilità di un no: «Come risaputo, noi abbiamo dato la nostra massima disponibilità, lo leggete ogni giorno sui quotidiani. Abbiamo avuto un incontro con il ministro dello Sport, Spadafora, abbiamo parlato di questo. Abbiamo dato disponibilità di questo e di altre cose che possiamo fare per mitigare questa mancanza di calcio a cui possono accedere i tifosi direttamente negli stadi. Ma c’è un piccolo dettaglio: noi non siamo titolari dei diritti tv in chiaro quindi deve arrivarci richiesta della Lega Serie A per trasmettere in chiaro.
È la Lega che deve chiederci nostra disponibilità a trasmettere in chiaro. A fronte di questa richiesta, noi siamo pronti a collaborare». Ieri in videoconferenza per la presentazione della Coppa Italia l’ad della Lega, De Siervo, ha confermato: «La situazione sulla gare in chiaro è in via di definizione. Una dovrebbe essere Atalanta-Sassuolo e l’altra di Dazn potrebbe essere Verona-Cagliari, la prima andrà su Tv8, la seconda sarà invece visibile sul canale youtube del broadcaster digitale. Ciò presuppone che non vi sia pubblicità, né prima né durante né alla fine, ci sarà una sorta di embargo di un quarto d’ora prima e dopo la partita». In tanto sono arrivate le firme di Dazn e Img sul pagamento della sesta rata come da proposta della stessa Lega: una parte consistente il 27 giugno e il restante il 20 luglio.
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