Genoa-Juve 1-3: magie di Dybala, Ronaldo e Douglas Costa

Con questa vittoria i bianconeri si riportano a +4 sulla Lazio. Inutile il gol di Pinamonti
Genoa-Juve 1-3: magie di Dybala, Ronaldo e Douglas Costa© LAPRESSE

Nel primo tempo il Sarri-ball: fatto di intensità, possesso, baricentro altissimo. Anche se per i Sarri-gol occorre aspettare la ripresa. La Juventus infatti domina e produce molto sin dal principio, tuttavia al momento di trovare il guizzo finale resta a lungo imbrigliata negli ingranaggi rossoblù e in un po’ di resistenze personali nella ricerca del movimento senza palla. Con il passare del tempo, tuttavia, le forze dei padroni di casa vengono meno e le qualità dei campioni d’Italia prendono il sopravvento. Dybala e Ronaldo, nello specifico, prendono il sopravvento. Ad inizio ripresa. Firmando un 1-2 che leva ogni velleità di impresa al Genoa. E fors’anche un po’ alla Lazio, che fin lì - davanti alla tv - aveva verosimilmente accarezzato l’idea di rosicchiare qualcosina alla capolista. Invece no: la Juventus si gode i tre punti prendendo atto, soprattutto, di un ulteriore passo in avanti nel gioco e nella forma. Il canovaccio ormai sembra chiaro e vincente: un tempo più di controllo, poi il crescendo che annichilisce. Annichilisce un po’ come la rete del 3-0 del subentrato Douglas Costa. Inutile lo scatto d’orgoglio finale di Pinamonti per il 3-1 definitivo.

Primo tempo

Szczesny tra i pali; Cuadrado (molto propositivo), De Ligt, Bonucci e Danilo (un po’ impreciso) in difesa; Bentancur, Pjanic (molto marcato) e Rabiot a centrocampo; Bernardeschi, Dybala e Ronaldo in attacco. Contro un Genoa rinunciatario ma compatto assai: Behrami e Cassata non lesinano intensità e Pjanic è schermato. La Juventus deve così inventarsi strade alternative rispetto alle incursioni centrali. Ad esempio l’azione in velocità - ben condotta da Bentancur e Ronaldo - che ha portato Dybala alla conclusione al 5’. Situazione analoga al 10’: sempre con la catena di destra bella pimpante. Al 12’ la prima vera occasione gol: è di Bernardeschi, che chiama Perin alla parata su diagonale insidioso. Perin appare davvero in forma e si ripete ancora e ancora, soprattutto su Ronaldo. Rivedere, per credere, la buona reattività al 16’ sulla conclusione a giro del portoghese. Si arriva a picchi di 73% di possesso palla per i bianconeri, che nei primi 45’ di gioco producono 11 tiri in porta (di cui 5 nello specchio) a fronte di poco o nulla del Genoa. Al 40’ la prima timida incursione, con tiro di Favilli su ripartenza: il fuorigioco però era netto e dunque - formalmente - il numero delle occasioni resta ancorato allo zero.

Secondo tempo

Nella ripresa Nicola prova subito a ritoccare la squadra: dentro Lerager per Schone e Sanabria per Favilli (che, già ammonito, era in odore di espulsione). Ma comincia ad esser difficile mantenere lo stesso ritmo e continuare a reggere negli uno contro uno con certi fenomeni. Al 5, ecco l’invenzione di Dybala: ne salta tre - Behrami il più colpevole - e va a segno per la terza partita di fila. Il diagonale basso è imprendibile per Perin. Pochi minuti dopo l’occasione di Bernardeschi per il potenziale 2-0, ma l’azzurro ben imbeccato da Cuadrado allarga troppo la mira colpendo di testa. Pensa tuttavia Ronaldo ad inventarsi un capolavoro dei suoi partendo in progressione e scoccando un destro di una potenza inaudita (105 km/h): rete capolavoro all’11. Il Genoa a questo punto è in balia e il fresco e subentrante Douglas Costa trova habitat perfetto per esaltarsi: al 28’ riesce a stupire ancor più dei compagni con un 3-0 da rivedere, e rivedere, e rivedere. Doppio passo e sinistro pennellato. Quasi una specialità della casa, già vista a Benevento l’anno scorso. Il gol di Pianamonti al 76’ non smuove più di tanto, se non le statistiche e al limite gli interrogativi di Szczesny e Cuadrato: potevo e dovevo fare di più? Szczesny che comunque fa la sua parte con uscita a timing perfetto ancora su Pinamonti, ben infilatosi in area.

TABELLINO E STATISTICHE

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Serie A, i migliori video