Verona-Atalanta 1-1: Pessina frena la corsa di Gasperini

L’Hellas replica all’iniziale vantaggio di Zapata e rimanda l’aritmetica qualificazione in Champions della Dea, adesso al secondo posto insieme all’Inter
Verona-Atalanta 1-1: Pessina frena la corsa di Gasperini© LAPRESSE

VERONA - L’allievo ferma la corsa del maestro. Il Verona di Juric, oggi non in panchina per la squalifica, costringe l’Atalanta all’1-1 e rimanda la qualificazione aritmetica in Champions di Gasperini: il botta e risposta arriva a inizio ripresa con i gol di Zapata e Pessina. I nerazzurri - ai quali non è bastato il forcing finale con l’ingresso in campo di Muriel - agganciano l’Inter al secondo posto a quota 71, in attesa dell’impegno di Conte contro la Roma. E la Juve, con una vittoria sulla Lazio, avrà l’opportunità di volare a +9.

Il Verona schiera Salcedo dal 1’

Malinovskyi con Gomez e Zapata per l’Atalanta, Pessina con Zaccagni e la sorpresa Salcedo per il Verona. Sfida giocata subito ad altissimi livelli sul piano dell’intensità, nonostante il gran caldo. Silvestri chiude lo specchio a Pasalic (14’) in quello che è il primo vero pericolo del match, subito dopo un bel trittico di occasioni per i padroni di casa: tiro-cross di Faraoni, colpo di testa di Salcedo e conclusione dal limite dell’area di Rrahmani. Zapata si fa vivo soltanto nel finale di primo tempo grazie a un diagonale che però viene neutralizzato da Silvestri. 

Prima Zapata, poi Pessina

Il centravanti colombiano si rifà al 50’ quando approfitta dell’errore in disimpegno di Gunter e infila di piattone l’1-0 di Gasperini. La reazione dell’Hellas è immediata: Gollini compie gli straordinari sulla zuccata di Faraoni, ma non può nulla al 59’ sul tap-in di Pessina in seguito al gran tiro di Rrahmani. Adesso i tentativi fioccano da una parte e dall’altra, con entrambe le squadre che danno la sensazione di potersi portare in vantaggio. Salcedo, Gomez, Zapata, il neoentrato Caldara e soprattutto Pasalic con l’ultima fiammata non riescono nel loro intento. E stavolta non arriva neanche la mano di Muriel, che fa il suo ingresso in campo nel finale con un caschetto protettivo in seguito al trauma cranico.

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