Grassani: "Napoli favorevole ai fondi d'investimento. De Laurentiis sta bene"

L'avvocato degli azzurri: "La tenacia del patron partenopeo è un successo per tutta la Lega. Troppe partite? Zaniolo è l’esempio lampante: chi risarcisce la Roma? UEFA e FIFA fatturano milioni all’anno, a rischiare sono solo i club"
Grassani: "Napoli favorevole ai fondi d'investimento. De Laurentiis sta bene"© www.imagephotoagency.it

ROMA - Il legale del Napoli, Mattia Grassani, parlando a Radio Punto Nuovo ha toccato vari temi: "Ero a Milano con De Laurentiis in riunione di Lega e lui lamentava un fastidio dovuto alle ostriche che aveva mangiato, poi è arrivato l’esito del tampone. Sembra che le cose si stiano stabilizzando, non bisogna preoccuparsi. All'Hotel Hilton c’era un addetto che puntava la pistola per rilevare la temperatura, quando è stata rilevata ad ADL io non ero lì. La permanenza lì è stata di 4-5 ore, magari lui è peggiorato durante la giornata. Dopo l’assemblea di Lega ci siamo salutati, la sera mi hanno chiamato ed ho preferito lasciarlo tranquillo affinché potesse gestire il momento serenamente"

Il discorso si sposta poi sull'assemblea di Lega, in cui si è parlato dell'ingresso nel calcio dei fondi d'investimento: "Dal Pino ha fatto una relazione puntuale, di prospettiva e infine abbiamo avuto un dibattito. Il voto è stato unanime, ora si deve iniziare uno studio approfondito sui costi e sui benefici dell’ingresso in quota di fondi. Inizieranno una serie di casting per scegliere se e a chi affidare il 10%, affinché porti risorse che cambino il calcio italiano in termini di appeal, competitività e possibilità concrete, così da vincere finalmente coppe europee. De Laurentiis ha, come al solito, idee innovative: capisce prima degli altri quali sono gli sfoghi di un sistema che ora è ingessato. Il calcio italiano non è più il prodotto di 20 anni fa. La sua caparbietà nel portare avanti questo principio è un successo per tutta la Lega Serie A. Nei prossimi mesi capiremo quale sarà il partner e le sue condizioni".

Con Grassani si parla anche delle tante, troppe partite che i calciatori sono costretti a giocare a causa degli impegni delle Nazionali, che si sommano a quelli di club: "I club sono i datori di lavoro, investono soldi per i giocatori, li pagano e dovrebbero usufruirne per l’attività agonistica. Nelle finestre disegnate dalla FIFA che possono prevedere competizioni con le nazionali, il giocatore viene ‘prestato’ senza che il leasing produca alcun beneficio economico per i club, mentre il rischio di infortunarsi o di contrarre il Covid è enorme. È un problema che esiste da sempre, ma 20-30 anni fa non esistevano squadre quotate in borsa: oggi quale imprenditore può essere d’accordo con una cosa simile? In quest’ottica FIFA e UEFA non rischiano nulla, non sono responsabile di nulla, incassano soltanto. Il giocatore spesso rientra alla base con infortuni più o meno pesanti, con il club che deve continuare a stipendiarlo, svilendo l’investimento. C’è un danno secco ed un danno tecnico: la società non può schierare il calciatore. La FIFA ha introdotto, 8 anni fa, un fondo di solidarietà con una somma ridicola, 80 milioni di euro, divisi tra tutte le competizioni, con un massimale di 7.5 milioni per giocatore che serve solo per i club in caso di infortunio, per contribuire al pagamento dello stipendio. La Roma, con Zaniolo, è l’esempio lampante: chi li risarcisce? UEFA e FIFA fatturano milioni all’anno ed hanno istituito un fondo ridicolo, dove chi tardi arriva, male alloggia. A rischiare sono solamente i club".

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