Ricciardi: "Stadi? Impensabile aprirli ora, non possiamo abbassare la guardia"

Il consulente del ministero della Salute: "Non esiste un rischio lockdown in Italia"
Ricciardi: "Stadi? Impensabile aprirli ora, non possiamo abbassare la guardia"© ANSA

MILANO - "Come consiglieri e tecnici, con questa circolazione del virus abbiamo privilegiato la riapertura delle scuole, rimettendo in circolazione 10 milioni di persone all'interno di ambienti chiusi, ma non è pensabile aprire a migliaia di persone negli stadi. Ora non è pensabile, sarà pensabile se effettivamente continueremo a tenere la circolazione del virus sotto controllo. Non possiamo riaprire gli stadi a migliaia di persone, non ci possiamo permettere di abbassare la guardia" Lo ha spiegato a Buongiorno su Sky TG24, Walter Ricciardi, membro dell'esecutivo dell'Oms e consulente del ministero della Salute, in merito all'aumento della capienza fino al 25% negli stadi. 

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"Nuovo lockdown? Nessun rischio in Italia"

Sulla possibilità di un nuovo lockdown: "Ancora non esiste un rischio lockdown in Italia, anche nelle regioni che hanno visto aumentare i contagi". Ricciardi ha parlato anche dei test rapidi ("I test rapidi sono migliorati, a scuola e negli aeroporti diventano un'opzione molto sera. Consentono di identificare i superdiffusori") e della situazione negli ospedali italiani: "I posti in terapia intensiva sono stati raddoppiati, oggi sono più di diecimila e su questo sono abbastanza tranquillo - ha spiegato Ricciardi entrando nel merito -. Il problema non è la terapia intensiva ma sono le terapie subintensive, il rafforzamento dei pronto soccorso con percorsi separati e il rafforzamento degli ospedali Covid. Su questo il Paese è a macchia di leopardo, ci sono delle Regioni che sono pronte e altre che sono in ritardo. Ci sono ancora dei pronto soccorso che non hanno i percorsi separati. Questo, quando ci sarà la pressione dell'influenza e contemporaneamente quella della paura del Covid determinerà che queste persone arriveranno in un unico flusso, determinando il caos".

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"La prima ondata non è mai finita"

"È iniziata la seconda ondata? In realtà non è mai finita la prima. Quello che abbiamo fatto è stato appiattire la curva epidemica ma non azzerarla, quindi, quando ci sono le condizioni favorevoli, come sono state quelle dei comportamenti estivi e adesso purtroppo il freddo, la curva si riapre. È ancora la prima ondata, che di fatto viene chiamata seconda solo perché corrisponde a una nuova stagione, ma la pandemia è sempre quella. L'azzeramento non è avvenuto e quindi adesso, come avevamo previsto, riparte", ha spiegato aggiungendo che, però, "I numeri sono ancora sotto controllo".

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