Coronavirus Genoa, Crisanti: "Napoli in quarantena subito"

Le parole del virologo sul caso dei 14 positivi tra calciatori e staff del club rossoblù. Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri: "Basta abbracci in campo"
Coronavirus Genoa, Crisanti: "Napoli in quarantena subito"© ANSA

TORINO - "Questa è una storia che rientra perfettamente nella dinamica di trasmissione del virus ed allo stesso tempo fa capire le conseguenze di non applicare la quarantena ed esentare i giocatori da questa misura di prevenzione". Così il virologo Andrea Crisanti su Radio 24, che in merito al caso dei 14 positivi tra i calciatori e lo staff del Genoa suggerisce di porre "in quarantena e sotto sorveglianza" l'intero team rossoblù, ma anche quello del Napoli, contro cui ha giocato domenica. "Quello che è accaduto è che durante l'allenamento la persona positiva ha trasmesso la malattia. La follia è non aver messo queste persone in quarantena in presenza di un positivo", ha proseguito il virologo. "Ci sarebbe da chiedersi perché viene derogata per il calcio una misura che invece viene applicata a tutti quanti gli altri", ha concluso.

Sileri: "Basta abbracci in campo"

"Gli abbracci e l'esultanza in campo dovrebbero essere vietati. La distanza deve comunque essere mantenuta. Se da 1 positivo nella squadra sono diventati 14 vuol dire che il virus è circolato, che non sono state mantenute le distanze. Se abbiamo un tampone negativo non dobbiamo pensare di essere invincibili. Continuare a mantenere le distanze è fondamentale". Lo ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1 commentando gli ultimi casi di contagio nella squadra del Genoa. "Se ci fossero altri casi nel Napoli io, da medico e non da viceministro, direi che la cosa migliore sarebbe fermarsi almeno per 7 giorni. Ci dovremmo comportare come ci comportiamo con i focolai", ha aggiunto. 

Le parole di Sileri

Sileri inoltre ha spiegato: "Se c'è una squadra con 14 persone positive, disputare una partita è quasi impossibile. Ora il Napoli deve fare i tamponi ma con una certa tempistica, bisogna aspettare un certo periodo di incubazione che è di 4-6 giorni. Devono andare in quarantena i giocatori che hanno avuto dei contatti stretti, non tutti, ma quelli che sono stati vicini sì". A proposito dei tamponi il viceministro ha sottolineato che "in alcuni casi sono sopravvalutati, perché è la tempistica dei tamponi che è importante. Non è detto che nella fase di incubazione del virus si risulta positivi al tampone". E ha concluso: "L'esperienza del Genoa ci insegna che l'uso del tampone andrebbe regolamentato. La quarantena resta il gold standard. Bassetti ha ragione a dire che i tamponi fatti così sono vani. I tamponi devono essere guidati da azioni mediche appropriate".

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