Torino-Cagliari 2-3: non basta Belotti, Giampaolo sprofonda nella crisi

Zero punti, la serie B davanti agli occhi: già a ottobre. L'unico precedente più terribile risale al 2002/03: allora addirittura 4 ko iniziali di fila e fu, non a caso, retrocessione
Torino-Cagliari 2-3: non basta Belotti, Giampaolo sprofonda nella crisi© www.imagephotoagency.it

TORINO - Un contagiato asintomatico in più per il Torino, scoperto poche ore prima della partita, e una sconfitta sul prato anche contro il Cagliari. La terza nelle 3 partite giocate, considerando il rinvio della gara col Genoa. Zero punti, la serie B davanti agli occhi: già a ottobre. L'unico precedente più terribile risale al 2002/03: allora addirittura 4 ko iniziali di fila e fu, non a caso, retrocessione. Non basta nemmeno il solito gigante granata: Belotti, autore di 2 gol (splendido il 2°: e a momenti segna anche il 3 a 3 nel recupero in rovesciata). Bene il Cagliari soprattutto dalla cintola in su, da Nandez a Joao Pedro (anche a segno) a Simeone (doppietta). I sardi escono da una situazione delicata, il Toro sprofonda nella crisi.

PRIMO TEMPO - Due cambiamenti nel Toro rispetto alle previsioni: Lyanco in difesa al posto di Bremer e Lukic adattato trequartista in luogo di Verdi (con il brasiliano e l’italiano in panca, comunque). Pro memoria: tra ieri e la mattinata di oggi, giorno della partita, sono stati esclusi da convocazioni e distinta i vari Zaza, Izzo, Ferigra, Millico e Ujkani. Nessuna novità di rilievo al fischio d’inizio per i sardi, dopo un positivo “rintracciato” anche tra i rossoblù alla vigilia. Si parte e il Toro passa subito. Rigore al 2’, Cragno in uscita travolge Lukic lanciato da Rodriguez: rigore perfetto di Belotti 2’ dopo. I sardi cominciano a spingere, Marin impegna Sirigu, poi già al 12’ l’1-1: azione confusa in area e tocco vincente da due passi di Joa Pedro, su tiro svirgolato di Walukiewicz. Il Cagliari macina e trova soprattutto sulla fascia sinistra granata il punto debole (Rodriguez-Linetty), un refrain prolungato nel corso della partita: 19’, centro rasoterra di Nandez, Lyanco manca il rinvio e Simeone fucila in porta il 2 a 1. La reazione granata, in stile diesel e comunque tra troppi errori di conduzione e poca fantasia, si staglia solo in una botta da fuori, parata, di Rodriguez.

SECONDO TEMPO - Rientra un Toro ritemprato, più determinato, deciso, combattivo, veloce. E che non a caso trova presto il 2 a 2, ancora col Gallo, un cecchino nella sua bordata al volo in diagonale su un cross lungo di Vojvoda, tra i più spigliati nella spinta. Da questo momento il Toro comincia a crederci ancor di più, Meité più avanti impegna da fuori Cragno, la partita è aperta. L’illusione granata dura però poco: il tempo per il Cagliari di recuperare quadratura e spazi e arriva l’errore di Sirigu. Incredibile, proprio lui, il signore dei miracoli. La palla gli sfugge su un cross basso di Nandez e Simeone la tocca dentro (sesto gol al Toro, suo bersaglio preferito): 28’. E così vince il Cagliari, bravo a resistere anche al forcing finale del Torino, capace di sprecare un gol fatto con Verdi (uno dei tanti granata inguardabili) nel recupero. E con Cragno, al 95’, che poi arpiona quasi sulla linea il 3 a 3 in rovesciata di Belotti: solo lui.

TORINO-CAGLIARI, TABELLINO E STATISTICHE

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