Udinese-Milan 1-2: Ibrahimovic immortale, assist e gol show

Propizia il gol di Kessie e firma con un’acrobazia delle sue la rete che permette al Milan di battere l’Udinese in trasferta per 2-1 e di restare saldamente in vetta alla classifica di Serie A. Zlatan Ibrahimovic è più decisivo che mai: capocannoniere con sette gol, carisma da vendere e leader di una squadra che non smette di stupire in Italia e in Europa. De Paul, su rigore, aveva momentaneamente pareggiato i conti, poi la mossa a sorpresa di Zlatan ha portato altri tre punti d’oro a Pioli che giovedì aspetta il Lille a San Siro.

Udinese-Milan 1-2: tabellino e statistiche

Classifica Serie A

Ibra assist, Kessie gol

Ibra è in campo e si vede. Il gigante svedese, 39 anni solo sulla carta d’identità, mette l’ennesima firma sull’inizio di stagione strepitoso della squadra di Pioli. Lavora da pivot, controlla il pallone con una tecnica sopraffina e serve Kessie per il piattone vincente che sblocca la sfida della Dacia Arena al 18’. Per il centrocampista ivoriano, uno dei grandi segreti di questo Milan, si tratta del secondo gol stagionale dopo quello segnato al Crotone nello scorso settembre. L’ex Deulofeu sciupa clamorosamente a tu per tu con il rientrante Donnarumma, ancora Zlatan impegna Musso con una botta dalla distanza mentre sul finale di primo tempo si registrano le vibranti proteste dell’Udinese per un rigore non assegnato a Okaka.

Rovesciata show di Ibra

Penalty che invece viene fischiato al 48’, quando Romagnoli commette un’irregolarità nei confronti di Pussetto: dagli undici metri va il solito De Paul, Gigio intuisce l’angolino ma non arriva e i bianconeri trovano il pareggio. Gli ingressi di Tonali e Brahim Diaz portano qualche guizzo in più alla squadra di Pioli, soprattutto da parte del fantasista spagnolo che conferma l’ottimo inserimento nell’ambiente rossonero. Ma in realtà, di pericoli nell’area dell’Udinese, se ne vedono ben pochi fino al colpo di genio che si concretizza all’83’. Il protagonista? Il solito Ibra, che trasforma in oro un pallone perso con un’acrobazia che si piazza alle spalle di Musso e regala l’ennesima vittoria al Milan.