Dal Pino: "La Serie A andrà avanti anche in caso di lockdown"

Il presidente della Lega chiede aiuto al governo per fronteggiare la crisi dovuta al Covid: "Abbiamo perso 600 milioni di euro, vogliamo la reintroduzione per i prossimi 24 mesi degli sponsor del betting"
Dal Pino: "La Serie A andrà avanti anche in caso di lockdown"© www.imagephotoagency.it

MILANO - Il calcio italiano combatte e non si ferma, nonostante le gravi difficoltà per il Coronavirus. Lo dice Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A: "In caso di nuovo lockdown nazionale, il campionato di Serie A non si fermerà e andrà avanti, non vedo motivo per interromperlo" le parole del numero uno della "confindustria" del massimo campionato a Gr Parlamento Rai. "Ho scritto al governo più volte, così come ha fatto Gravina, ma non no mai ricevuto risposte" ha detto ancora Dal Pino, a proposito di alcune proposte per fronteggiare la crisi delle squadre di Serie A. Secondo il presidente della Lega Serie A "bisogna ridare un indirizzo strategico forte alla Lega, abbiamo perso circa 600 milioni dovuti alle misure restrittive. Abbiamo chiesto come per gli altri settori delle misure di ristoro, ma la nostra richiesta è stata solo di differire i termini di pagamenti. Non abbiamo chiesto soldi allo Stato".

Il futuro del calcio di Serie A

Dal Pino ha chiesto "la reintroduzione del betting, che ha sottratto alla Serie A risorse importanti come avviene all'estero. E' una voce di ricavo in più fondamentale". Il presidente della Lega ha poi mandato una stoccata al capo del governo Giuseppe Conte ricordando come all'estero "Boris Johnson è attento alle vicende della Premier, la Merkel a quelle della Bundesliga. Il calcio non è solo una industria importante, ma è una parte importante della cultura del nostro paese e non deve essere banalizzato. Ci sono 32 milioni di italiani che seguono il nostro sport". Sulle regole per la convivenza tra calcio e Coronavirus e sugli interventi delle varie Asl regionali ha aggiunto: "Abbiamo sempre rispettato il protocollo e, dove ci sono state segnalazioni, c'è la procura federale che indaga. Abbiamo iniziato il nuovo campionato in maniera esemplare, abbiamo deciso ora come Lega di dare mandato alla FMSI di dare una autoregolamentazione ancora più severa nell'ambito del protocollo approvato da Cts e Ministero della Salute. Di più non possiamo fare". Poi il discorso scrivola sull'attesa assemblea di mercoledì (o giovedì, dal momento che potrebbe slittare) che dovrebbe sancire l'ingresso di un consorzio di fondi di private equity CVC-Advent-Fsi all'interno di una media company creata con l'obiettivo di rilanciare la Serie A a livello globale: "Il frutto è maturo. Sono stati mesi di lavoro intensissimo, abbiamo nominato un comitato che ha lavorato tanto. Mercoledì sarà un giorno importante per il mondo del calcio: in un momento difficile per l'economia mondiale e del Paese la Lega Serie A sarà accompagnata da un partner industriale che porterà forze nuove ad un settore allo stremo. Dobbiamo rivedere il nostro business model, trasformare la Serie A in una media company per riprenderci in mano il nostro futuro".

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