Napoli-Roma 4-0: Insigne-Ruiz-Mertens-Politano, festa azzurra per Maradona

Un poker come omaggio al Pibe de Oro: decidono una punizione dell'esterno napoletano, un mancino dello spagnolo, un tap-in del bomber belga e un capolavoro dell'ex Inter
Napoli-Roma 4-0: Insigne-Ruiz-Mertens-Politano, festa azzurra per Maradona© FOTO MOSCA

NAPOLI - Il Napoli rilancia le proprie ambizioni dopo il ko subito per mano del Milan e travolge con un netto 4-0 la Roma. Nel giorno monopolizzato da dediche e omaggi per Diego Armando Maradona, in uno stadio che porterà presto il suo nome, i ragazzi di Gattuso dominano in lungo e largo, sbloccando il risultato al 31' con una punizione magistrale di Insigne. Ad arrotondare il punteggio nella ripresa ci pensano il mancino di Fabian Ruiz (65'), il tap-in di destro di Mertens (81') e la splendida rete di Politano (87').

Le scelte di Gattuso e Fonseca

Non solo per le ovvie logiche di classifica: il popolo partenopeo chiede al Napoli una vittoria di prestigio da dedicare a Diego Armando Maradona Gennaro Gattuso sfida la Roma con un fluido 4-2-3-1, che muta in 4-3-3 in fase di non possesso. È Zielinski l'uomo "liquido", chiamato a dividersi tra la posizione di trequartista e quella di mezz'ala sinistra, in un centrocampo completato da Demme Fabian Ruiz e in un pacchetto offensivo che vede agire Lozano ed Insigne ai lati di Mertens. Con Ospina non ancora al top della condizione, tra i pali c'è Meret, mentre Di Lorenzo, Koulibaly e gli ex romanisti Manolas Mario Rui formano la linea a quattro di difesa. La risposta di Fonseca è affidata ad un 3-4-2-1, con Ibanez, Cristante Mancini schierati a protezione di MirantePellegrini Veretout a far legna nella zona nevralgica del rettangolo verde, Karsdorp Spinazzola sulle fasce e Pedro Mkhitaryan a supporto di Dzeko

Maradona, l'emozionante omaggio

Le gigantografie di Maradona dominano gli spalti dello stadio che porterà presto il suo nome ed una foto del Pibe de Oro in maglia azzurra accompagnata dalla scritta "Ad10s" campeggia in tribuna, mentre il mazzo di fiori depositato da capitan Insigne sotto le curve A e B, il lutto al braccio dei 22 protagonisti in campo, la maglia in "stile Argentina" indossata dal Napoli e il commosso applauso al minuto 10 rendono ancor più toccante il ricordo dell'ex fuoriclasse scomparso lo scorso 25 novembre.

Il Napoli sblocca con Insigne

Il primo squillo è di matrice giallorossa e porta la firma di Pedro, lesto a recuperare la sfera dopo un doppio disimpegno approssimativo del Napoli con Demme Fabian Ruiz, ma il destro a giro dell'ex Barcellona non inquadra lo specchio della porta difesa da Meret. Mertens al 9', la deviazione di stinco di Insigne al 14' e il piazzato di Zielinski al 20' contribuiscono ad inibire la verve mostrata dalla Roma in avvio. Al 27' il parziale di corner battuti recita 6-0 per i padroni di casa, eppure Mirante è tuttora inoperoso: una statistica che dà la dimensione di quanto visto al San Paolo in mezz'ora scarsa di gioco. Mentre Mancini preoccupa Fonseca palesando qualche noia fisica, Ibanez spende un fallo al limite dell'area dopo un guizzo di Mertens, finendo sul taccuino dell'arbitro Di Bello: sul pallone va Insigne che, con un destro chirurgico a fil di palo, sblocca il risultato, poi corre ad abbracciare Gattuso mentre bacia la numero 10 di Maradona di fronte alle telecamere (31'). Il difensore brasiliano ex Atalanta prova invano a farsi perdonare pochi secondi più tardi, ma sulla sua sponda di testa è imprecisa la girata di DzekoFonseca inverte i terzini, dirottando Karsdorp sulla corsia sinistra e Spinazzola su quella destra, e manda in campo Juan Jesus al posto di Mancini che alza bandiera bianca, seguito a stretto giro di posta da Veretout per un problema al quadricipite destro (41'): il tecnico portoghese chiede ai suoi uno sforzo, sì da arrivare all'intervallo e permettere a Villar di completare il riscaldamento, mentre il Napoli approfitta della superiorità numerica riversandosi in attacco e producendo una tripla occasione con Mertens, sbattendo contro un attento Mirante.

Ruiz-Mertens-Politano, 4-0 show del Napoli

Alla ripresa delle ostilità, c'è Villar in campo tra le fila giallorosse in luogo dell'infortunato Veretout. Nei primi scampoli del secondo tempo, tuttavia, il copione sembra non cambiare, col Napoli che preme e la Roma che si affida a Mirante per restare in partita: il portiere scuola Juve è decisivo su Lozano al 48', mentre Mertens ed Insigne rimproverano il messicano per la scelta del tiro anziché del cross basso in mezzo. Al minuto 50 non ancora scoccato, il conteggio dei calci d'angolo segna 10-0 per gli azzurri: il digiuno capitolino lo spezza, sei minuti più tardi, Leonardo Spinazzola, chiuso da Demme dopo un'improvvisa accelerazione. Dzeko ci prova senza fortuna all'ora esatta di gioco, ma al 65' a passare è il Napoli: contropiede fulmineo, Insigne nelle vesti di assistman pesca Fabian Ruiz che, col mancino, firma il raddoppio che manda la Roma al tappeto. L'ex Politano rileva Lozano da un lato, Carles Perez uno spento Edin Dzeko dall'altro, mentre Pellegrini, capitano per qualche minuto (prima di uscire imbronciato, sostituito da Borja Mayoral), cerca di dare la scossa ai suoi con una sassata da fuori che non trova la porta. La pressione giallorossa produce una buona, potenziale chance col neoentrato Perez, murato in angolo (72'), mentre la conclusione di Elmas, da poco in campo al posto di Zielinski, dà il là al tris firmato da Mertens (81') sulla respinta di Mirante. Per Fonseca, però, non c'è pace e, dopo gli ingressi di Lobotka Petagna per Demme e il bomber belga, è costretto ad assistere inerme al capolavoro di Politano, autore di una "maradoniana" serpentina con dribbling al portiere annesso (87'). Finisce senza recupero, a Napoli esplode la festa.

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