Torino-Samp 2-2, pari e spettacolo: per i granata in gol Belotti e Meité

La squadra di Giampaolo va in vantaggio con il bomber (25'), poi nel secondo tempo arriva la rimonta dei blucerchiati firmata da Candreva (54') e Quagliarella (63') ma il francese stabilisce la definitiva parità (77'). E sabato c'è il derby contro la Juve
Torino-Samp 2-2, pari e spettacolo: per i granata in gol Belotti e Meité© ANSA

TORINO - Finisce 2 a 2 tra Toro e Samp: granata in vantaggio dopo un primo tempo sostanzialmente dominato (gol numero 99 di Belotti nel Toro), ripresi e superati nei secondi 45’ da una Samp trasformata dai cambi (4 nell’intervallo, con poi a segno Candreva e Quagliarella). Infine la rete finale di Meité, con i granata bravi a reagire e a inseguire sino alla fine il gol della vittoria. Ma invano. Da applausi Audero, tra parate chirurgiche e miracoli. Il Toro resta più che mai invischiato nella zona retrocessione (sabato il derby), anche se ai punti avrebbe meritato di vincere contro i doriani: basta contare le occasioni più nitide e pericolose, ma è soltanto un rimpianto. Soddisfazione maggiore in casa Samp, ovviamente: vittoria sfiorata, dopo tanto grigiore per metà partita.

Serie A, Torino-Samp 2-2: tabellino e statistiche

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Primo tempo senza particolari novità nelle formazioni. Toro di nuovo col 3-5-2, come contro Inter ed Entella, con Rodriguez sul centrosinistra difensivo. E Belotti di nuovo in campo: ginocchio “aggiustato”. Per la Samp, 4-4-1-1 con Verre dietro al rientrante Quagliarella. Entrambi i tecnici “titolari” assenti: Giampaolo per il Covid, collegato telefonicamente da casa con lo staff granata allo stadio, e Ranieri per squalifica (in tribuna).

Si parte e il Toro comincia a macinare. Subito, seppur senza forzare troppo gli equilibri tra i reparti. Gradatamente, come una goccia che voglia scavare la pietra. La manovra si fa avvolgente, la Sampdoria rincula e così il possesso palla granata produce il primo frutto: splendida azione volante Zaza-Linetty-Belotti, col Gallo lanciato solo davanti ad Audero, e infine a segno. Ma in fuorigioco: giusto annullare. Al 10’ il saluto a Maradona, con l’argentino Ansaldi e il napoletano Quagliarella a scolpire applausi nell’aria, come tutti. La Samp prosegue nel suo atteggiamento abbastanza rinunciatario, iperprudente. Lascia campo, permette al Torino di gestire il pallino e soprattutto sulle fasce i granata cercano di incidere. Un bel cross di Ansaldi per poco non viene sfruttato da Zaza di testa, quindi Singo inizia a schiacciare l’acceleratore sulla destra, tra dribbling e progressioni. Da una sua felice intuizione nasce al 25’ il vantaggio granata: recupera in extremis sulla fascia in posizione avanzata un pallone che Augello, ingenuamente, giudica destinato a finir fuori, va via in dribbling con una finezza, quindi centra basso sul secondo palo, dove Belotti in scivolata la butta dentro. Scudisciata perfetta, meritata, e gol numero 99 in granata per il Gallo, alla sua presenza numero 200.

Ancora Linetty avrà un’occasione per raddoppiare, dopo un bel triangolo ancora con Belotti (errato stop in area del polacco, al dunque, davanti ad Audero). Infine, il risveglio doriano prima dell’intervallo. Baricentro più alto, maggior determinazione nel gestire il possesso palla e due occasioni per Candreva al tiro, senza fortuna. In mezzo, una svirgolata di Verre in area, da buona posizione. Troppo poco, comunque, davanti a un Toro globalmente ordinato, attento il giusto e a lungo propositivo. Secondo tempo. Quadruplo cambio nella Samp, immediato! A Ranieri il primo tempo è risultato assai indigesto, comprensibilmente. Gabbiadini per Verre, Tonelli per Yoshida, Damsgaard per Jankto e Adrien Silva per Ekdal. E blucerchiati subito in avanti, come risvegliati. Occasione per Quagliarella, ma in offside. Pressing crescente e pareggio rapido, all’8’. Rimpallo fuori area tra Quagliarella e Rincon, palla che schizza verso Candreva, in area, e diagonale secco che passa in mezzo alle gambe di Sirigu. Samp trasformata, Toro infilzato. Ma anche capace di recuperare morale e metri di campo, strada facendo. Al 15’ Audero devia in angolo una infida punizione a giro di Rodriguez. La partita si fa avvincente, le due squadre tendono ad affrontarsi sempre più a viso aperto. E una fiammata spacca di nuovo la partita. Gran lancio dalla trequarti di Candreva, Lyanco dorme e Quagliarella alle sue spalle la gira in porta al volo, splendidamente angolata: 18’. Un minuto dopo il miracolo in tuffo di Audero su una botta di prima di Zaza, servito da Singo.

Il Toro mette Verdi e Murru per Ansaldi e Rodriguez: si torna al 4-3-1-2. Pur faticando, i granata riescono comunque a uscire progressivamente dal guscio, accumulano spazi e nuovi meriti. Audero deve parare su un tiro ravvicinato di Meité, poi il francese la mette dentro: di testa, all’incrocio, su cross da angolo (32’). Una bella reazione caratteriale, per il Toro. Che prosegue: doppio miracolo ancora di Audero su conclusioni di Verdi e Belotti. Con tanto di forcing finale. Ma senza fortuna. E sabato, per i granata: il derby.

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