Torino-Inter 1-2: Lukaku e Lautaro Martinez gol, Sanabria non basta

I granata battuti in casa: decidono il match le reti dei due attaccanti nerazzurri. Conte vola a quota 65 punti. Alla squadra di Nicola non basta il momentaneo pareggio del paraguaiano
Torino-Inter 1-2: Lukaku e Lautaro Martinez gol, Sanabria non basta© www.imagephotoagency.it

TORINO - Decide un colpo di testa di Lautaro Martinez a 5’ dalla fine, con dormita del duo Izzo-Sirigu: pur senza particolarmente brillare, l’Inter timbra l’ottava vittoria di fila e prosegue la sua fuga tricolore, mentre il Toro (che pure era riuscito a pareggiare con Sanabria il rigore regalato sempre da Izzo a Lautaro: trasformazione di Lukaku) continua a non schiodarsi dal cuore della zona retrocessione. E dire che i granata non avevano affatto demeritato nell’arco dei due tempi, creando con sagacia e attenzione un imbuto tattico efficace per anestetizzare la potenza nerazzurra (una sola parata difficile per Sirigu: è tutto dire). Per l’Inter, 3 punti come sempre pesanti dati i distacchi in quota, in partenza prevedibili sulla carta, ma alla fine quasi insperati. Per il Toro, mille e un rimpianto (ma chi è causa del proprio mal...), anche se la generale buona tenuta tattica e caratteriale lascia aperte le speranze di una ripartenza: obbligatoriamente, vista la classifica, già mercoledì nel recupero casalingo contro il Sassuolo (da sottolineare la nuova prestazione positiva di Sanabria e il rientro di Belotti post Covid, nei minuti finali del match).

Subito Inter

La partita in sintesi, ora. I nerazzurri prendono subito in mano il pallino del gioco e già al 4’ creano il primo pericolo: cross di Perisic e testa (da posizione ravvicinata, ma anche defilata) di Lautaro Martinez, di poco fuori. Decisamente attendista, saggiamente prudente e molto attenta la gestione tattica dei granata, con gli ex Covid Baselli, Murru e Bremer di nuovo titolari (il centrocampista dopo addirittura 13 mesi) e, davanti, il tandem inedito Sanabria-Verdi (chiamato a dare pochi punti di riferimento ai nerazzurri, ballando tra le linee, nonché a disturbare il play Brozovic il fase di impostazione). Nessuna sorpresa nell’Inter, con Eriksen e Sanchez in panca (Conte in tribuna, squalificato, e Stellini a bordocampo). Due 3-5-2 a confronto, quanto ai moduli di gioco. La sfida è tatticamente allo specchio, fatta salva la grande differenza di qualità tra le due rose.

Palo di Lyanco

E così, con l’Inter manovriera e il Toro ben sigillato, si prosegue per 20, 25 minuti: ma i nerazzurri non trovano sbocchi nell’imbuto granata, pur provando a far girare il pallone sia sulle fasce sia per linee centrali, però con poca fantasia e ridotte accelerazioni. Così come nella parte finale del primo tempo (ma, nei fatti, senza mai obbligare Sirigu a una parata), dopo quella decina di minuti centrali a cavallo della mezz’ora, caratterizzata invece da un innalzamento del baricentro granata, da alcune buone giocate di Sanabria sulla trequarti e da un’occasione d’oro fallita da Lyanco in parte per sfortuna e in parte per poca efficacia chirurgica (29’: punizione-cross di Verdi, il brasiliano è incredibilmente lasciato tutto solo in area, ma non colpisce adeguatamente di testa: la palla rimbalza a terra, sbatte sul palo, quindi attraversa l’area di porta con salvataggio finale di Lukaku. Già 15 i legni del Torino colpiti in stagione).

Ripresa

Si riprende senza sostituzioni, almeno sino al 4’: post Covid e pure toccato duro, Baselli non ne ha più. Dentro Linetty. E Inter di nuovo in fase di predominio territoriale. Al 6’ un brivido per il Toro: cross di Barella e testa di Gagliardini, ma a lato. Imbeccato col telefono senza fili da Conte, Stellini cambia all’11’ per provare a svegliare la squadra, inseguendo maggiore dinamicità ed estro: dentro Young ed Eriksen per Gagliardini e Perisic.

Izzo regala, Sanabria aggiusta

Finché, al 16’, Izzo (in chiaro ritardo) regala letteralmente un rigore agganciando Martinez, appena dentro l’area spalle alla porta: trasforma Lukaku. Il Toro accusa: salvataggio di piede in extremis di Sirigu su conclusione ravvicinata di Hakimi al 19’. Nicola prova a coltivare speranze di pareggio con forze nuove: Ansaldi e Zaza per Murru e Verdi. E maggiore pressione in avanti. Con l’1 a 1 persino rapido, da angolo di Mandragora: con Sanabria, al 25’ (seconda rete di fila, dopo Crotone), abile a calciare in rete da due passi, in mischia (tra proteste interiste, ma pure un possibile rigore pro Toro su Izzo o Lyanco: gol comunque regolare, per il Var).

Sanchez disegna la vittoria

Incassata la pera, i nerazzurri provano ad alzare progressivamente il forcing, pure sbilanciando il modulo (dentro Sanchez per Brozovic: 3-4-3). E proprio il cileno disegna presto il cross del 2 a 1: 40’, Lautaro Martinez anticipa Izzo, nuovamente colpevole, Sirigu legge tardi la traiettoria del colpo di testa e la palla s’insacca vicino al palo più lontano. Vano poi l’assalto finale granata, con dentro anche Belotti e Gojak.

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