Juve-Napoli 2-1: Chiesa, Ronaldo e il ritorno di Dybala

Pirlo batte Gattuso e risale al terzo posto. Super assist del 22 per CR7, nella ripresa la Joya entra e sigilla, di Insigne il rigore della bandiera
Juve-Napoli 2-1: Chiesa, Ronaldo e il ritorno di Dybala© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Ma se la Juventus avesse giocato sempre con questo spirito? Lasciamo da parte la tattica, gli schemi o le scelte per concentrare l'analisi sull'atteggiamento agonistico del gruppo bianconero, sul modo con cui tutti i giocatori hanno corso, sulla generosità con la quale si sono aiutati reciprocamente, sulla concentrazione con la quale hanno subito la reazione del Napoli. Considerato che 13 punti sono stati persi con squadre che lottano per la retrocessione, sarebbe forse bastato lo spirito messo in campo contro il Napoli e la Juventus sarebbe ancora lì a giocarsi lo scudetto con l'Inter. Ma se Dybala fosse stato disponibile almeno nella metà delle partite disputate finora? Lasciamo ancora perdere tattica, schemi e idee per concentrare l'analisi sulla rinuncia al fuoriclasse che ha finito per essere taciuta e data per scontata. Sparpagliando dieci gol di Dybala nelle partite fin qui giocate dalla Juventus forse ci sarebbero una manciata di punti in più in classifica. La Juventus batte il Napoli in modo netto, superando l'agguerrita squadra di Gattuso in tutto, controllando la partita e soffrendo solo un po' nel finale dopo il rigore di Insigne. E in questo modo la Juventus mette in sicurezza il posto in Champions, per quanto dovrà continuare esattamente con questo spirito per non rischiare oltre. Ma questa è la sera dei rimpianti e delle riflessioni su quello che poteva essere e non è stato. In questa stagione la cosa più importante per il club bianconero sarà non buttare il bambino con l'acqua sporca quando si dovrà tirare le somme. Una cosa è certa: se la società era convinta di confermare Pirlo prima di Juventus-Napoli, dopo la gara dovrebbe avere ancora maggiori sicurezze.

RITMI INTENSI - La partita inizia a ritmi alti. Merito per lo più della Juventus, che aggredisce il Napoli in modo sistematico, ma anche la squadra di Gattuso esprime un'intensità notevole. Così in tre minuti Ronaldo si mangia un gol pazzesco sciupando un cross perfetto di Danilo e Zielinski manda al secondo anello della Nord un buon pallone offertogli da Lozano in mezzo all'area. La Juventus corre ed è chiaramente a suo agio nel potersi distendersi, così arriva anche il gol.

CHIESA SHOW - Spettacolare doppio dribbling di Chiesa che lascia su posto Hysaj e Demme, cross basso per il portoghese che dal centro dell'area, con il destro, batte Meret. Azione magistrale e vantaggio meritato quando scocca il 13'. E a quel punto la Juventus abbassa leggermente il ritmo e subisce il Napoli, per quanto l'organizzazione difensiva pare più compatta e non si registra particolare sofferenza per i bianconeri. Anche perché Buffon al 25' è lucidissimo in uscita di Mertens, facendo capire che è in giornata.

DISASTRI ARBITRALI - Al 34' primo episodio dubbio: Chiesa sul fondo mette in mezzo il pallone, ma viene letteralmente falciato da Lozano. E' un rigore clamoroso, ma l'arbitro Mariani non lo vede e il Var Di Paolo non lo aiuta: errore gravissimo. Altro abbaglio al 46' quando Zielinski entra in area e Alex Sandro, saltato, tocca il piede dell'avversario: anche quello sarebbe rigore, ma viene ignorato.

IL RITORNO DELLA JOYA - La ripresa inizia con un Napoli molto determinato (altra grande parata di Buffon su Di Lorenzo al 49') e la Juventus che, in contropiede, si rende pericolosa, ma sbaglia cinque gol: Chiesa (50'), Cuadrado (54'), Morata (60') che sciupa con un passaggio sbagliato un contropiede micidiale, Ronaldo (66' e 72'). Il Napoli ha una grande occasione con Insigne al 59' e con Fabian Ruiz al 71': altri due eccellenti interventi di Buffon. Nel frattempo entra, tre mesi dopo l'ultima volta aver messo piede in campo, Paulo Dybala. E alla prima vera occasione la mette dentro. E' il 73': la Joya riceve quasi sul limite dell'area un pallone difficile, lo controlla portandosela sul sinistro e la gira in rete. Esulta tutta la squadra, pure Szczesny che lascia la panchina per abbracciare il compagno.

RIGORE E THRILLING - Il Napoli reagisce con ancora maggiore orgoglio. Gattuso ha buttato dentro tutti i giocatori offensivi a sua disposizione, a partire da Osimhen che dal 54' è un problema serio per la difesa juventina. E alla fine è proprio Osimhen che all'88' si procura un rigore: si libera di de Ligt e nel successivo contrasto con Chiellini c'è un contatto fra le ginocchia: Mariani indica il dischetto. E Insigne trasforma il rigore che rendono thrilling gli ultimi sei minuti, ma la Juventus porta a casa i meritatissimi tre punti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Serie A, i migliori video