Come cambia la Serie A: riduzione dei club, playoff e playout

Il presidente della Figc Gravina ha parlato della riforma dei campionati, attualmente sul tavolo del Consiglio Federale
10 marzo Entro questa data dovrà chiudersi il fascicolo del procuratore  capo della Figc, Giuseppe Chiné, per l'inchiesta sulla cosiddetta  "manovra stipendi" e compensi agli agenti. La Procura Figc deciderà poi se deferire o meno gli indagati© Bartoletti

"Due anni fa ho parlato di playoff e playout. Non è un mistero la mia idea su playoff e playout, ora che ci sta pensando anche la Premier è diventata di moda, ora vedo che è diventato di attualità. Nessuno è profeta in patria, ma spero serva da stimolo per le riflessioni nel nostro mondo. Sono favorevolissimo nella parte di playoff e playout, ma sono temi sui quali ci confronteremo nell'ambito di riforma generale". Così il il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio Federale, in merito alla riforma dei campionati.

Gravina sulla riforma dei campionati: "Non si può perdere un altro anno"

Non solo i playoff, al vaglio del Consiglio anche la riduzione dei club professionistici (attualmente sono 20 quelli in Serie A?: "Il format deve tenere conto della riduzione delle squadre, mi spiace solo di non aver centrato i tempi giusti. La riforma dei campionati? Non possiamo perdere un ulteriore anno, serve un primo stop con l'approvazione da parte delle componenti entro il prossimo 30 maggio, in modo da essere varata entro la stagione 2021/22", conclude Gravina, il cui obiettivo è quello di snellire il calendario.

Il comunicato della Figc sulle Licenze Nazionali

"È stato approvato l’aggiornamento al Manuale delle Licenze Nazionali 2021/2022. In particolare, si è reso necessario contemperare l’esigenza di assicurare alla Federazione il monitoraggio dell’equilibrio economico e finanziario del calcio professionistico e di tenere, al contempo, in adeguata considerazione le conseguenze negative economiche derivanti dal perdurare della situazione pandemica.

In sintesi, rispetto ai criteri legali ed economico finanziari, le società dovranno aver assolto al pagamento dei debiti per trasferimenti internazionali di calciatori; dei debiti tributari, tenendo conto dei provvedimenti agevolativi e della sospensione dell’invio delle comunicazioni d’irregolarità per l’anno d’imposta 2020; dei debiti nei confronti dei tesserati e delle altre figure amministrative per emolumenti fino a maggio 2021 e delle relative ritenute fiscali sugli emolumenti fino alla mensilità di aprile e dei contributi previdenziali fino alla mensilità di maggio. Rimane ferma la possibilità per l’assolvimento di ritenute e contributi di beneficiare delle agevolazioni di legge, ove applicabili. Inoltre, le società dovranno documentare l’avvenuto superamento di eventuali situazioni di deficit patrimoniale risultanti dalla situazione intermedia al 31 marzo 2021. Per quanto riguarda, infine, la previsione dell’indicatore di patrimonializzazione (PA), è stato aggiornato l’approfondimento al fine di completare l’analisi dei dati per la determinazione di un coefficiente che sia adeguato all’attuale quadro economico-finanziario delle società di calcio di Serie B e di Serie C.

Riguardo i criteri sportivi-organizzativi, tra le novità, l’obbligo per le società di Serie C di allestire una squadra femminile Under 17. Rispetto ai criteri infrastrutturali è stata differita alla stagione 2022/2023 l’introduzione di alcune norme programmatiche al fine di armonizzare i criteri tra le Leghe professionistiche. Il processo ammissivo si concluderà con le comunicazioni da parte delle Commissioni competenti l’1 luglio 2021. Nel caso di ricorsi la decisione finale verrà assunta dal Consiglio federale dell’8 luglio 2021", recita il comunicato della Figc.

Il comunicato della Figc sulle multiproprietà

"Il Consiglio ha approvato le modifiche alla disciplina relativa alle acquisizioni nelle partecipazioni di società professionistiche. Tali modifiche sono ispirate all’esigenze di maggiore celerità negli adempimenti e ad un sistema ben definito di precetti e sanzioni.

Su proposta del presidente federale, il Consiglio ha deliberato di vietare le plurime partecipazioni di controllo da parte di un medesimo soggetto in ambito professionistico, anche nell’ipotesi in cui una società dilettantistica, controllata da un soggetto impegnato come socio di controllo nel professionismo, salga in Serie C.

In ossequio di quanto stabilito dall’art. 1 comma 5 lettera C e dell’art. 2 comma 1 dello Statuto Federale, su proposta del presidente federale, è stato votato l’inserimento del testo che segue all’interno del sistema delle Licenze Nazionali, nonché la modifica dell’articolo 16. delle NOIF : 'Ai fini della iscrizione al campionato la società si impegna a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC. La partecipazione a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC comporta la decadenza della affiliazione. La disputa di gare e tornei amichevoli non riconosciuti dalla FIGC è soggetta alla autorizzazione della federazione medesima. La disputa di gare e tornei amichevoli senza la autorizzazione della FIGC comporta la decadenza della affiliazione'”, conclude la nota della Federcalcio.

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