Verona-Torino 1-1: Dimarco risponde a Vojvoda

Vantaggio granata all'86', ma due minuti dopo arriva il pari dei padroni di casa
Verona-Torino 1-1: Dimarco risponde a Vojvoda© ANSA

VERONA - Anonima prestazione del Torino al Bentegodi, ma ancor più folle il modo in cui si è poi fatto raggiungere all’88’, appena 3 minuti dopo essere incredibilmente passato in vantaggio in una delle rare occasioni create (colpo di testa vincente di Vojvoda): ripartenza del Verona, marcature saltate e tiro chirurgico dal limite di Dimarco. I granata si allontano comunque dal Benevento, 18°, sconfitto dal Cagliari: ora sono a +4 sui campani. Ma avrebbero potuto schizzare a +6: la salvezza sarebbe stata praticamente al sicuro, a quel punto. Invece no, ci sarà ancora da soffrire e da far di conto in classifica.

QUASI SOLO VERONA - Il primo tempo è stato di chiara marca scaligera, tranne un’eccezione nel computo delle occasioni: un tiro sbagliato di Ansaldi dal limite, con Pandur fuori porta, deviato dallo stesso giovane portiere del Verona (all’esordio in A) nello specchio e infine respinto sulla linea di testa da Ilic. Era il 24’. Prima e dopo, chance solo per i veneti, più bravi e determinati nell’alzare il ritmo, nell’orchestrare la manovra, nel cercare il varco. Vedi in particolare la testata di Salcedo parata da Sirigu all’inizio, ma soprattutto le due palle gol nel finale di tempo: respinta di Sirigu su conclusione di Zaccagni e poi di Belotti in mischia sulla replica di Barak; infine l’azione personale di Lazovic in dribbling a 3’ dalla fine, terminata con un maldestro tiro sull’esterno della rete.

NKOULOU, NIENTE MILAN - Da segnalare anche l’ammonizione per Nkoulou nei primi 45’ (un fallo inutile a centrocampo): era diffidato. Il granata salterà il Milan, mercoledì. E peraltro è uscito infortunato (brutta contusione) a inizio ripresa: Lyanco al suo posto.

BELOTTI, FINALMENTE UN TIRO - Anche la prima parte del secondo tempo vede il Verona più portato a spingere, con subito una chance per Zaccagni: diagonale respinto di piede da Sirigu. Più elastico e propositivo il 3-4-2-1 di Juric, con Zaccagni, Barak e Lazovic bravi a punzecchiare il Toro in diverse zone del prato. Modesto l’apporto di Verdi e Sanabria alla costruzione del gioco, sull’altro versante. Con Belotti quasi sempre lontano dalla porta. Juric inserisce Lasagna e Colley per Zaccagni e Salcedo per dare nuova verve al reparto offensivo. Nicola risponde con Lukic e Baselli per Rincon e Verdi: cerca brio a centrocampo, lui, per uscire dal buco nero del gioco. E manco a dirlo è proprio il neoentrato italiano a mettere in moto il Gallo in contropiede: fuga e tiro, con deviazione in angolo di Pandur.

SIRIGU SALVA, BONAZZOLI QUASI GOL - I veneti aumentano la pressione, l’atteggiamento del Torino è sempre meno comprensibile e giustificabile. Sirigu in volo salva su un tiro a giro di Lasagna deviando la botta con una mano sola, mentre il centrocampo e la trequarti granata evaporano nel nulla. Entra Zaza per “proteggere” Belotti (stanco e diffidato). E poi Bonazzoli per Sanabria. Ancora un’occasione per Colley (tiro sull’esterno della rete), quindi al 39’ Bonazzoli obbliga in diagonale a una paratona di piede Pandur, in fuga in contropiede.

DUE RETI IN 3 MINUTI - I fuochi d’artificio nel finale. All’improvviso il Toro segna con Vojvoda, già autore del gol vittoria col Parma: cross al bacio di Ansaldi e deviazione vincente di testa del kosovaro, al 40’. Quindi al 43’ i granata si fanno assurdamente infilzare su una ripartenza, con marcature saltate al limite dell’area: e botta angolata decisiva di Dimarco. Pareggio più che meritato, per il Verona. Ma doppiamente colpevole la distrazione del Torino, guardando la classifica, con la salvezza (così) non ancora conquistata.

VERONA-TORINO. TABELLINO E STATISTICHE

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