Genoa-Atalanta 3-4: Shomurodov non basta, Gasperini è in Champions!

Dopo il palo di Masiello, si scatena la Dea con Zapata, Malinovskyi e Gosens, che va al riposo sul 3-0. Nella ripresa doppietta dell'uzbeko e reti di Pasalic e Pandev
Genoa-Atalanta 3-4: Shomurodov non basta, Gasperini è in Champions!© ANSA

GENOVA - Il 4-3 inflitto al Genoa al Luigi Ferraris regala all'Atalanta di Gian Piero Gasperini l'aritmetica qualificazione alla prossima edizione della Champions League con un turno di anticipo (+6 sulla Juve, prossima avversaria in finale di Coppa Italia, e il confronto diretto a favore). Dopo la doppia occasionissima dei padroni di casa con gli ex Melegoni (ottima risposta di Gollini) e Masiello (fermato dal palo), la Dea si scatena e chiude la prima frazione di gioco avanti di tre reti, firmate Zapata, Malinovskyi e Gosens. Avvio sprint nella ripresa, con botta e risposta Shomurodov-Pasalic, quindi il rigore di Pandev e la doppietta dell'uzbeko regalano al Grifone un forcing finale: il clamoroso pareggio, però, non arriva.

Le scelte di Ballardini e Gasperini

Raggiunta la salvezza aritmetica nello scorso turno grazie al 2-0 inflitto al Bologna, il Genoa di Ballardini ospita la lanciatissima Atalanta dell'ex Gasperini. Il Grifone si schiera con il 3-5-2 con Marchetti tra i pali, Onguéné, Radovanovic (33 presenze in nerazzurro) e Masiello (185 partite in 9 anni a Bergamo) in difesa, Ghiglione, Zajc, Melegoni (in prestito proprio dalla Dea), Rovella e Cassata a centrocampo e la coppia Destro-Pjaca in attacco. Solo panchina per un'altra vecchia conoscenza orobica: Davide Zappacosta. La risposta della seconda forza del campionato italiano è affidata ad un 3-4-2-1: in porta c'è Gollini, protetto dal terzetto Toloi, Romero (due stagioni e 60 gettoni in rossoblù) e Djimsiti, Gosens e Hateboer a tutta fascia, De Roon e Freuler in mediana, con Miranchuk e Malinovskyi a supporto di Duvan Zapata.

Il Genoa parte forte, poi Zapata-Malinovskyi-Gosens: 3-0 Atalanta al 45'

L'avvio rabbioso del Genoa coglie di sorpresa l'Atalanta: sono passati soltanto 120 secondi quando gli ex Melegoni prima e Masiello poi fanno tremare Gollini, che si supera sul tentativo del centrocampista e ringrazia il palo su quello dell'espero difensore scuola Juve. Messo da parte lo spavento, la Dea si scuote e torna a praticare il suo arrembante gioco ammirato in tutta Europa. È soltanto il 9' quando Zapata, splendidamente servito da Malinovskyi, suggella la sua 100ª partita in A con la maglia nerazzurra siglando l'1-0 a tu per tu con Marchetti: è il 56° centro, raggiunto Denis nella classifica all time degli stranieri più prolifici del club bergamasco. Sbloccato il risultato, i ragazzi di Gasperini alzano ancor più i ritmi e, dopo le occasioni non sfruttate dal colombiano e da Gosens, al 26' arriva il raddoppio: a ruoli invertiti, gli interpreti sono gli stessi della rete del vantaggio, con Zapata che regala il facile tap-in a porta vuota all'ucraino. Malinovskyi, in forma smagliante in questo finale di stagione, è il primo giocatore atalantino dal 2004-05 a partecipare attivamente ad un gol per dieci partite consecutive nella massima divisione italiana. Il bomber ex Udinese e Napoli sfiora il tris, che arriva puntuale ad un passo dal riposo (43'): da un cross dello scatenato 28enne prodotto del vivaio dello Shakhtar Donetsk, sponda di testa di Hateboer e zuccata sulla linea di Gosens, all'11ª firma in questo campionato.

Pasalic, Pandev e doppio Shomurodov: l'Atalanta batte il Genoa 4-3

Pronti, via e la ripresa regala subito emozioni, sulla stessa falsariga del primo tempo. Pagano le scelte dei tecnici operate durante l'intervallo: se Shomurodov, entrato in campo con Pandev e Caso (fuori Zajc, Destro e Cassata) trova l'immediato 1-3 con un diagonale mancino dal limite (49'), al 51' l'Atalanta cala il poker con una magia di Pasalic (inserito da Gasperini insieme a Pessina in luogo di Freuler e Zapata). Al 54', poi, Toloi salta Marchetti ma non riesce a raggiungere la sfera per ribadirla in rete prima che si spenga sul fondo: sarebbe stato comunque tutto inutile, c'era posizione di offside dell'italo-brasiliano. Portanova per Ghiglione da una parte, Lammers per Malinovskyi dall'altra: la girandola di cambi e un inevitabile appagamento della Dea dettato dal largo vantaggio muta i valori sin qui evidenziati sul rettangolo verde di gioco e segue una fase positiva per il Grifone. Al 65' un tocco di mano nella propria area di Gosens (che lascerà il proprio posto a Palomino) regala a Pandev il rigore del 2-4. Come in occasione della rete subita da Shomurodov, anche il timbro del macedone ex Inter scuote l'Atalanta nell'orgoglio: Pasalic ha una buona occasione al 70', ma la difesa rossoblù si chiude a riccio e resta al riparo da spiacevoli sorprese. Sessanta secondi più tardi, invece, è Rovella a provarci su punizione, ma il futuro juventino non inquadra lo specchio. Spazio anche al 2001 Eboa Ebongue, cui fa spazio Melegoni, mentre le telecamere indugiano su un contrariato Strootman in panchina. Dopo qualche minuto di quiete apparente, la doppietta di Shomurodov all'84' riapre clamorosamente il match del Ferraris nel finale, con Gasperini che si gioca la carta Muriel (fuori un acciaccato Miranchuk): il risultato, però, non cambia più. L'Atalanta è ai gironi di Champions League per il terzo anno consecutivo.

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