Toro, solo pari col Benevento. Contestazione e Juric in arrivo

Ai granata non basta il gol di Bremer nel primo tempo. Nella ripresa Tello firma l'1-1
Toro, solo pari col Benevento. Contestazione e Juric in arrivo© ANSA

TORINO - Si chiude con un insulso pareggio il campionato del Toro: 1 a 1 col Benevento, gol di Bremer e Tello, uno per tempo. Il supplizio stagionale finisce senza squilli, dunque, ma (per chi ha il sangue granata) resta la gratitudine nei confronti di Davide Nicola, il vero artefice della salvezza. Aveva ereditato una squadra morta, ha resuscitato il Toro e lo ha portato in salvo con una giornata di anticipo. Con i problemi che c’erano sia nello spogliatoio sia per la debolezza della società, è un’impresa: non lo si dimentichi mai.

Toro: pre-intesa con Juric

Con Nicola in scadenza di contratto, il futuro è comunque di Juric. A meno di colpi di scena davvero clamorosi, sarà lui a guidare i granata nella prossima stagione. Nei giorni scorsi, come rivelato sul giornale di stamane in esclusiva da Tuttosport, Juric ha incontrato a Milano Cairo e Vagnati, dopo i numerosi colloqui telefonici precedenti (ancora prima della batosta col Milan, tanto per intenderci). Summit con esito positivo. Tanto che già ieri sera, sabato, si svolgeva un ulteriore vertice: tra Vagnati e l’agente di Juric (che poi ieri ha riparlato anche con lo stesso Cairo), per discutere specificatamente di soldi. Il Torino ha messo sul piatto un’offerta da 2 milioni netti a stagione. Ora Juric dovrà liberarsi dal Verona (contratto in scadenza sino al 2023).

La contestazione pre-partita contro Cairo

Da segnalare anche la contestazione pre-partita fuori dallo stadio, sotto la Maratona nel tardo pomeriggio, degli Ultras e altri tifosi. Cinquecento persone, striscioni e cori contro Cairo.

Sirigu e Belotti in panca, come da programmi

Inevitabilmente, la partita di chiusura col Benevento ha poi detto poco, con i granata già salvi da martedì scorso e i campani, conseguentemente, già in B. Nonché reduci dalla punizione del patron Vigorito, 12 ore di viaggio in pullman per raggiungere Torino. Tuttavia la squadra di Inzaghi ha dimostrato per una ventina di minuti di essere più in palla e aggressiva di quella di Nicola. Nessun particolare pericolo per Ujkani (titolare come premio conclusivo, vista la sua professionalità in stagione), ma anche nessun tiro in porta verso la porta del Benevento, almeno fino al 25’ (botta di Mandragora). Poi, dopo una conclusione innocua di Hetemaj e un’occasione non finalizzata da Zaza (anche lui titolare una tantum, con Belotti in panca come Sirigu, entrambi “protetti” in vista dell’Europeo), ecco l’1 a 0 dei granata, che già da qualche tempo avevano alzato ritmo e baricentro. Angolo di Verdi al 29’, clamorosa uscita a vuoto di Manfredini e deviazione facile facile in porta di testa per Bremer, al 5° centro stagionale. Ancora due chance, una per parte (Di Serio e Zaza), quindi l’intervallo.

Ecco Belotti: ultima col Toro?

Ripresa combattuta, col Benevento che tentava di trovare il pareggio. E i granata più votati al contropiede, nonché ripetutamente pericolosi con Zaza. A una ventina di minuti dalla fine entrava poi Belotti, al posto di Sanabria: ultima presenza col Toro? E’ uno dei nodi chiave ancora da chiarire. E poco dopo il Benevento segnava, al 27’: con Tello di testa, in netto anticipo, su cross di Letizia. Al 30’ Manfredini riusciva a intercettare un tiro ravvicinato di Belotti in mischia, in precario equilibrio. E 2 minuti dopo Singo colpiva la traversa, di testa, deviando comunque male la palla in porta, tutto solo. Dopo l’errore in chiusura nell’azione dell’1 a 1, il Toro ricominciava dunque ad attaccare per cercare di chiudere il campionato con una vittoria. Predominio territoriale netto, ma senza sfondare. Un mesto pareggio, dunque. Ma anche una standing ovation ideale per Davide Nicola, dopo l’impresa compiuta: “La salvezza più complessa della mia carriera, anche più di quelle con Crotone e Genoa”. Ed è tutto dire.

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