Napoli-Inter 1-1: Dzeko risponde ad Insigne, Inzaghi difende il 1° posto

Il capitano azzurro sblocca il risultato dopo 7' su rigore, il palo ferma Zielinski 4' più tardi. Il bosniaco ex Roma pareggia in apertura di secondo tempo
Napoli-Inter 1-1: Dzeko risponde ad Insigne, Inzaghi difende il 1° posto© ANSA

NAPOLI - Un gol dopo soli sette minuti, un approccio rabbioso al match, la qualità di Insigne, implacabile dal dischetto ed autore di numerose giocate di pregevole fattura, e la potenza di Osimhen, vera e propria spina nel fianco di De Vrij, Skriniar ed Handanovic, non bastano al Napoli per sorpassare l'Inter in testa alla classifica di Serie A, in attesa del recupero dei nerazzurri contro il Bologna. Allo stadio Diego Armando Maradona, al vantaggio del capitano partenopeo, prossimo al trasferimento al Toronto, risponde Edin Dzeko in apertura di ripresa, bravo a fortunato a sfruttare l'assist involontario di Di Lorenzo. L'1-1 congelato dal triplice fischio finale dell'arbitro Doveri permette a Simone Inzaghi di salire a quota 54 punti, uno in più (e con una gara in meno) di quelli sin qui raccolti da Spalletti.

Napoli-Inter, le scelte di Spalletti ed Inzaghi

Koulibaly, tornato a Napoli da campione d'Africa con il suo Senegal, si riprende il posto al centro della difesa in coppia con Rrahmani, con Di Lorenzo e Mario Rui terzini ed Ospina tra i pali. A sorreggere il terzetto di trequartisti, l'ex Politano-Zielinski-Insigne, ci sono Fabian Ruiz e Lobotka, con il terminale offensivo Osimhen a completare il 4-2-3-1 di Luciano Spalletti, anche lui con un passato in nerazzurro. Simone Inzaghi - sostituito oggi in panchina da Farris - schiera l'Inter con il classico 3-5-2 con Skriniar, De Vrij e Dimarco a protezione di Handanovic, Dumfries e Perisic a tutta fascia, Brozovic in cabina di regia, Barella e Calhanoglu mezzali e Dzeko-Lautaro Martinez in attacco.

Insigne sblocca su rigore: Napoli-Inter 1-0 al 45'

La prima potenziale occasione della partita è di matrice interista, con Barella che calibra male a centro area il pallone scodellato in mezzo da Perisic, ma l'approccio alla partita del Napoli è da manuale e la capolista è già sotto dopo soli sette minuti di gioco: serve l'on field review del Var per sanzionare l'intervento in ritardo di De Vrij - che sarà protagonista di un primo tempo da dimenticare - su Osimhen che, spalle alla porta, cercava un varco per liberare il tiro. Calcio di rigore ineccepibile e capitan Lorenzo Insigne che sigla la rete che vale momentaneamente il sorpasso in classifica. Il vantaggio non inibisce la verve partenopea, che sfiora il raddoppio già all'11': il piazzato di Zielinski dal limite, però, sbatte contro il palo esterno, incrementando il già ricco bottino di legni sin qui collezionati in stagione dalla squadra di Spalletti (17). L'Inter prova a reagire affidandosi soprattutto alle sgroppate di Dumfries, che sovente interrompe le proprie corse contro il muro eretto da Koulibaly, o a delle sporadiche - e spesso sporcate - iniziative di Lautaro e Dzeko, con Barella a rimorchio. Ben più sostanzioso il contributo offerto da Osimhen sul lato opposto del campo - che sovrasta di fisico, tecnica e potenza Skriniar e soprattutto De Vrij - e da Insigne, che scala sovente sulla linea dei centrocampisti per raccogliere la sfera e telecomandare le sortite offensive dei suoi, disegnando geometrie e cercando ulteriore fortuna personale: il futuro fantasista del Toronto, infatti, sciupa il 2-0 al 29' in mezza rovesciata, prima di intraprendere una personale battaglia con il direttore di gara Doveri, culminata con l'ammonizione ricevuta per proteste dopo un contatto (probabilmente falloso) con Perisic nei pressi del limite dell'area. Tre minuti prima, invece, aveva alzato bandiera bianca l'ex Matteo Politano, sostituito da Elmas. Ci prova ancora Osimhen alla mezz'ora, ma sbatte contro l'esterno della rete, quindi Rrahmani di testa sugli sviluppi di un corner (31'), mentre per vedere i campioni d'Italia pericolosi dalle parti di Ospina bisogna attendere il finale di primo tempo: al 36' Perisic lanciato a rete regala una zuccata facile facile a Dzeko, che esce tuttavia troppo centrale e termina debole fra le braccia del portiere messicano, mentre al 42' Dumfries salta netto Lobotka e s'invola, calciando poi contro l'esterno della rete.

Pareggio-lampo di Dzeko: Napoli-Inter termina 1-1

Si riparte senza cambi e una carambola regala clamorosamente all'Inter il pareggio immediato: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Dzeko allarga sull'out destro per Lautaro che crossa in mezzo, con il bomber bosniaco che cicca la sfera di testa poi, dopo il tocco involontario di Di Lorenzo che elude anche la copertura di Koulibaly, ne torna in possesso e fa 1-1 col destro. Tutto da rifare per il Napoli, l'Inter torna a sognare un successo al Maradona che - sommato ad una vittoria nel recupero con il Bologna - equivarrebbe ad un montante da ko al campionato. Nonostante la travolgente passione del pubblico, i ragazzi di Spalletti perdono qualche certezza, una situazione di cui si approfittano i nerazzurri, che iniziano piano piano a prendere campo, ma un'incomprensione tra Barella e Brozovic offre una ghiotta opportunità ad Osimhen, sul cui destro Handanovic ci mette il piedone (55'). Rovesciamento di fronte e stavolta sono Di Lorenzo e Ospina - retropassaggio e rinvio da brividi - che per poco non regala a Dzeko un semplice tap-in. All'ora esatta di gioco si prende un giallo Brozovic che lo costringerà a saltare la prossima sfida in programma contro il Sassuolo, poi, dopo una breve fase di quiete, Handanovic mette una pezza sull'ennesima sbandata di De Vrij respingendo la sassata di Elmas (69') ed accompagnando fuori con lo sguardo la zuccata di Rrahmani (70'). Al 74' Anguissa, anche lui reduce dalla Coppa d'Africa, prende il posto di Fabian Ruiz sulla linea mediana azzurra, mentre la risposta di Farris - dopo il tentativo di Insigne (79') e l'errore di Di Lorenzo che avrebbe potuto mandare in porta Osimhen - sono Sanchez e Vidal, gettati nella mischia per Lautaro e Calhanoglu. A 6' dal termine, invece, Spalletti richiama accanto a sé Zielinski, Osimhen ed Insigne, rilevati da Juan Jesus (altro ex), Mertens ed Ounas, ridisegnando la squadra con il 3-4-3, quindi è il turno di D'Ambrosio, inserito da Inzaghi per mettere centimetri preziosi, tanto in attacco quanto in difesa. Chiude in avanti il Napoli, ma il risultato non cambia più: Simone Inzaghi conserva il primato in classifica e, in attesa del recupero contro il Bologna, sogna il potenziale +4.

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