Torino-Inter 1-1: Bremer illude Juric, Sanchez salva Inzaghi

I granata giocano per lunghi tratti meglio e recriminano per un rigore su Belotti assurdamente non concesso
Torino-Inter 1-1: Bremer illude Juric, Sanchez salva Inzaghi© Getty Images

TORINO - Si potrebbe utilizzare la carta carbone, per scrivere ancora una volta dell’ennesima beffa subita dai granata. Il Toro gioca per lunghi tratti meglio dell’Inter, va avanti con Bremer - l’uomo che sul mercato piace a tutti, nerazzurri compresi -, recrimina per un rigore assurdamente non concesso e si fa raggiungere da Sanchez dopo il novantesimoSi potrebbe utilizzare la carta carbone, per scrivere ancora una volta dell’ennesima beffa subita dai granata. Il Toro gioca per lunghi tratti meglio dell’Inter, va avanti con Bremer - l’uomo che sul mercato piace a tutti, nerazzurri compresi -, recrimina per un rigore assurdamente non concesso e si fa raggiungere da Sanchez dopo il novantesimo.

Il primo tempo termina con il Toro davanti grazie al prezioso ma minimo vantaggio fissato da Bremer; vero che l’Inter avrebbe potuto pareggiare con Lautaro o Ranocchia, in entrambe le occasioni aeree imbeccati da Calhanoglu su calcio di punizione e due volte stoppati da un doppio, grande intervento di Berisha, ma il vero rimpianto è dei granata. Clamorosa la decisione dell’arbitro Guida che non accorda un rigore solare per fallo di Ranocchia su Belotti (il difensore va netto sul piede del centravanti, poi tocca anche il pallone): è il minuto 36’, e il Torino avrebbe la meritata chance di raddoppiare negata dal direttore di gara, nel caso coadiuvato dal silent check e quindi non sostenuto dalla prova video in una decisione apparsa da subito inequivocabile. Uno scarto di due reti che i granata avrebbero meritato per l’esterno della rete di Belotti al 4’ (assist di Brekalo), per l’episodio del rigore negato e per il tiro di Mandragora terminato appena fuori (46’). L’Inter si fa vedere all’11’ con Dzeko (parata di Berisha, ma azione viziata da un fallo di Ranocchia su Belotti), poi costringe a due difficili parate l’albanese sui colpi di testa già menzionati di Lautaro (16’) e Ranocchia (30’).

Le scelte di Inzaghi per cambiare l’inerzia di una gara che vede i granata in controllo sono i cambi di Bastoni e Perisic per Dimarco e Gosens. Nel complesso la crescita nerazzurra c’è, nonostante la squadra granata dimostri di avere le risorse per continuare a pressare e impostare il gioco. Primo giro di giostra di marca Toro, con Brekalo che apre la ripresa facendosi murare la conclusione da Skriniar (Mandragora era in ottima posizione per essere servito nell’area dell’Inter). Poi escono gli ospiti, con Berisha che al 7’ mura Di Marco e quindi al 15’ vede il colpo di testa di Dzeko terminare appena alto (il cross è di Vecino). Di nuovo protagonista Brekalo al 19’: l’azione personale del croato, che supera pure Handanovic, termina con un tiro sul corpo di Gosens, il quale nella circostanza ferma un pallone diretto in rete. Al 21’ Handanovic si supera su Izzo, poi l’Inter risponde al 28’ con Vidal: Berisha se la cava in angolo con un altro prezioso intervento. Il Toro tiene, meglio terrebbe bene anche di fronte a un’Inter che, inevitabilmente, negli ultimi minuti di gioco alza ulteriormente la pressione. Come quando Dzeko al 44’ indirizza fuori un comodo colpo di testa (traversone di Dimarco). Due minuti dopo il 90’ la grande opportunità è tuttavia per il raddoppio del Toro, ma sul traversone di Brekalo questa volta è Pobega a indirizzare appena fuori e sempre di testa. Sembra finita, però ecco arrivare la beffa che sgretola le speranze granata: Sanabria perde un pallone che andava gestito meglio, Dzeko serve il liberissimo Sanchez che infila per l’1-1 finale. Toro su alti livelli e con tanti rimpianti, Inter in frenata e ora al terzo posto con 59 punti (Milan 63 e Napoli 60).

TORINO-INTER, TABELLINO E STATISTICHE

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