Ranieri: "Juve, in Europa ci sono altri ritmi. Scudetto? Una corsa a tre"

L'ex allenatore della Sampdoria ha parlato anche dei playoff per il Mondiale: "L'Italia rischia di arrivare con troppo ottimismo alla sfida con la Macedonia"
Ranieri: "Juve, in Europa ci sono altri ritmi. Scudetto? Una corsa a tre"

TORINO - L'ex allenatore del Watford Claudio Ranieri ha parlato a Radio Anch'Io Sport - su Radio1 -  di molti temi, a partire dalla lotta Scudetto in Serie A: "Non vedo nessuno fuori dai giochi. Del Milan mi piace molto Pioli, è un ragazzo d'oro e molto preparato. I giocatori lo seguono, c'è una grossa determinazione nello spogliatoio. L'Inter non era partita con i favori del pronostico, Inzaghi aveva fatto un mezzo miracolo a riportarla ad alti livelli. Ora c'è stato un calo fisiologico. Il potenziale c'è con campioni di esperienza che hanno vinto e che hanno il polso della situazione. In questi momento conta l'esperienza, ci sono grandi partite da giocare e passando Juventus e Roma può ancora giocarsela. Non la vedo esclusa. Napoli invece è viscerale, ti fa volare come ti mette un peso in più. Sarebbe bellissmo se riuscisse a vincere il campionato. Stanno facendo un bellissimo campionato con i vari Osimhen e Fabian Ruiz. C'è poi anche Insigne che fa la differenza. Osimhen sta entrando a pieno diritto nella storia del Napoli".

Le difficoltà della Juve in Europa

Il veterano allenatore italiano, la cui ultima esperienza in Serie A è stata sulla panchina della Sampdoria, ha analizzato poi le difficoltà della Juve in Champions League: "È una questione di ritmo, all'estero si gioca in modo devastante soprattutto in Inghilterra. Noi alcune volte siamo più propensi alla tattica, invece all'estero non sono alla nostra altezza tatticamente, ma per pressione e voglia di lottare per fare gol sono più avanti. L'Atalanta è l'unica che gioca a quei ritmi. Le idee sono alla base di ogni cosa, poi ci sono momenti storici importanti. Per noi è un momento no, essendo però ipercritici penso che riusciremo a ritrovare il bandolo della matassa". Poi sulla questione relativa al rinnovo di Dybala: "Io non lo lascerei andare via. Amo sempre quei giocatori che fanno gol, ma sanno fare anche l'ultimo passaggio. Ma sono considerazioni che devono fare allenatore e società". Per quanto riguarda la sua Roma, l'ex tecnico giallorosso ha promosso il lavoro di Mourinho: "La Roma ha avuto degli alti e bassi, ma date tempo a Mourinho, è la persona giusta per riportare la Roma in alto. Zaniolo in panchina? Ha fatto benissimo a lasciarlo a riposo dopo la prestazione in coppa, poi quando sarà più in forma tornerà".

La Roma e i Playoff dell'Italia

Buone sensazioni anche dalle nuove leve della Serie A: "Sono particolarmente contento per Italiano, sta facendo molto bene con la Fiorentina, una bella orchestra organizzata. Ma lo stesso dico di Juric e Tudor, complimenti e avanti così. Un mio ritorno? Se ci sarà una proposta interessante tornerò in pista". La sua ultima esperienza è stata nel Watford in Premier League, dove in passato ha avuto modo anche di lavorare con Abramovich: "Era un uomo entusiasta di entrare nel mondo del calcio, voleva sapere tutto ed era come un bimbo nel mondo dei giocattoli. Poi c'è stato quello che è successo, mi auguro che si torni alla pace perchè è brutto vedere la Russia sportiva estromessa da tutte le competizioni. Non so se sia stato giusto, una volta si diceva che lo sport era il gancio per trovare la pace". Infine un commento su playoff per i Mondiali che vedranno impegnata la Nazionale"Il rischio è l'ottimismo, è una partita da dentro e fuori. Pensiamo prima alla gara con la Macedonia, passiamola bene o male e poi vedremo chi ci capita. Ma non dobbiamo sottovalutare nessuna squadra".

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