Il Milan vede lo scudetto: Leao e Theo Hernandez piegano l'Atalanta

Dopo un primo tempo bloccato i rossoneri di Pioli vanno a segno nella ripresa con il portoghese e il francese (2-0) e ora 'aspettano' l'Inter, mentre la Dea fallisce il sorpasso alla Roma
Il Milan vede lo scudetto: Leao e Theo Hernandez piegano l'Atalanta© ANSA

MILANO - Il sogno del Milan è ormai vicino a trasformarsi in realtà. La squadra di Stefano Pioli supera infatti anche l'ostacolo Atalanta (2-0) nella 37ª giornata di Serie A (quinto successo consecutivo) e vede ormai da vicinissimo lo scudetto, con la palla che passa ora all'Inter di Simone Inzaghi ospite del Cagliari nel posticipo domenicale e obbligata a vincere per poter sperare ancora. Dopo un primo tempo bloccato sono stati Leao e Theo Hernandez (fenomenale il gol segnato dopo un impressionante 'coast to coast') a far esplodere la gioia di uno stadio 'Meazza' completamente vestito di rossonero. Sconfitta pesante invece per i bergamaschi di Gian Piero Gasperini, ko dopo quattro risultati utili di fila, che falliscono il sorpasso alla Roma sesta in classifica e vedono così complicarsi la loro rincorsa a un posto in Europa.

Milan-Atalanta 2-0: statistiche e tabellino

Pioli non cambia, rotazioni per Gasp

A parte il lungodegente Kjaer e Daniel Maldini sono tutti disponibili i rossoneri di Pioli, che conferma l'undici titolare dell'ultima trasferta sul campo del Verona con Giroud in attacco e Tonali in mediana insieme a Kessié (destinato al Barcellona e alla sua ultima partita da milanista a San Siro). Sull'altro fronte Gasperini (out Toloi, Pezzella e Ilicic) effettua invece qualche rotazione rispetto al match vinto a La Spezia: nel tridente ci sono Pessina e Pasalic alle spalle di Muriel, con Malinovskyi che parte in panchina come Boga e Zapata.

Vane le proteste di Giroud

Al fischio d'inizio il Milan prova a scacciare ogni paura e aggredisce subito l'Atalanta, ma il destro di Tonali dalla distanza è fuori misura (18') ed è 'telefonato' poi quello a giro di Leao, ispirato da Krunic, con Musso che blocca così la palla senza problemi (21'). La 'Dea' regge compatta l'urto della spinta rossonera, pronta a ripartire con Muriel che al 32' chiama Maignan alla parata in tuffo. Meno complicato poco dopo l'intervento del collega Musso su un rasoterra di Saelemaekers (36'), mentre Leao calcia in curva dal limite (41') sullo scarico dello stesso belga dopo un affondo di Theo Hernandez a sinistra. Proteste di San Siro e di Giroud (ammonito) poi a ridosso dell'intervallo, quando il francese va giù all'ingresso dell'area ospite dopo un contatto (iniziato fuori) con Djimsiti: per Orsato (confortato dal 'silent check' del Var) è tutto regolare e si va al riposo con il risultato fermo sullo 0-0.

Leao infiamma San Siro

Dagli spogliatoi rientrano gli stessi ventidue e ci prova subito l'Atalanta con Zappacosta, il cui tiro da distanza ravvicinata è smorzato però in corner da Calabria, mentre il Milan si affida alla potenza di Theo Hernandez che si conquista una punizione e la calcia poi con il sinistro sull'esterno della rete, dando solo l'illusione del gol ai tifosi milanisti. Rebic e Messias al posto di Giroud e Saelemaekers sono allora le prime mosse di Pioli (55'), con Gasperini che risponde immeditamente inserendo Zapata e Malinovsky (fuori Muriel e Pasalic). A infiammare San Siro è però Leao, che sul lancio del nuovo entrato Messias scatta in posizione regolare e si presenta davanti a Musso, infilandolo poi con un preciso rasoterra (56'). 

Theo Hernandez chiude i giochi

Milan avanti 1-0 e i bergamaschi provano subito a reagire con Zapata, che calcia però alto dal cuore dell'area rossonera (62') mentre nel 'Diavolo' arriva il turno di Bennacer (dentro al posto di Tonali) e Gasperini getta nella mischia anche Boga. Proprio l'attaccante nerazzurro prova subito a pungere ma il Milan non vuole perdere l'appuntamento con il destino: Krunic soffia palla all'ivoriano e la cede a Theo Hernandez, che parte e la tiene incollata al piede per ottanta metri prima di concludere il 'coast to coast' con un sinistro che vale il 2-0 (75'). A un quarto d'ora dalla fine San Siro è una bolgia, arrivano gli ultimi cambi (Bakayoko e Florenzi per Krunic e Calabria; Scalvini e Demiral per Hateboer e Palomini dall'altra) e strappano applausi le parate di Musso su Rebic (86') e di Maignan su Zapata (87'). I cori dei tifosi milanisti scandiscono i quattro minuti di recupero e al triplice fischio è incontenibile la gioia del Milan, che fa festa con la sua gente.

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