Caso plusvalenze fittizie: respinto il ricorso della procura federale

La corte d'Appello della Figc ha dichiarato improcedibili i ricorsi presentati da Sampdoria, Parma ed Empoli
Caso plusvalenze fittizie: respinto il ricorso della procura federale© ANSA

ROMA - La Corte d'appello della Figc, presieduta dal presidente Mario Luigi Torsello, ha respinto il reclamo del procuratore federale a seguito del ricorso presentato contro la sentenza del Tribunale federale, che in primo grado aveva prosciolto gli 11 club e le 61 persone tra dirigenti ed amministratori accusati di aver prodotto plusvalenze fittizie. Inoltre, la Corte ha dichiarato improcedibili i ricorsi presentati dalle società Sampdoria, Parma ed Empoli.

Lo storico

Il primo grado di giudizio davanti al Tribunale nazionale federale si era concluso con il proscioglimento degli undici club coinvolti (5 di Serie A): Juventus, Genoa, Sampdoria, Empoli e Napoli più 59 dirigenti. La Procura federale diretta da Giuseppe Chinè, dopo la pubblicazione delle motivazioni, aveva presentato ricorso, sostenendo la validità del modello che aveva aveva creato per definire 'fittizie' le operazioni di calciomercato finite sotto la sua lente di ingrandimento, raffrontando anche i valori dei cartellini dei giocatori in questione utilizzando anche la piattaforma Transfermarkt. La tesi difensiva di tutti i club e dei dirigenti accusati, accolta in giudizio, sostiene che sia impossibile determinare con esattezza il valore di un calciatore nel momento di una trattativa privata tra due parti.

Plusvalenze, prosciolti tutti i club e i dirigenti coinvolti
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Plusvalenze, prosciolti tutti i club e i dirigenti coinvolti

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