Juventus-Sassuolo 3-0: doppio Vlahovic, Di Maria show e ko

Anche Allegri parte con il piede giusto, partita chiusa in meno di un'ora: il Fideo illumina lo Stadium con il gol del vantaggio e grandi giocate, poi il problema all'adduttore

TORINO - Due gol di Vlahovic dopo l'1-0 magico di Di Maria, nessun gol preso, la Curva Sud che torna allo stadio a farsi sentire: la prima Juve di Allegri è una festa totale, che spazza via le nubi di un precampionato zoppicante e che comincia a dare indicazioni su quella che potrà essere la veste tattica dei bianconeri. Dopo un inizio preoccupante per i padroni di casa, la partita è cambiata grazie al 4-3-3 varato in corsa dal tecnico: Sassuolo sorpreso e travolto, colpito dal Fideo e affondato dal rigore procurato e trasformato dal numero 9 serbo che a inizio ripresa chiude i giochi proprio su assist dell'argentino. Tre punti in cassa, la serenità di avere in Perin una saracinesca che vale quella di Szczesny, l'unica smorfia a sporcare una serata di sorrisi quel problema muscolare di Di Maria che però a fine partita ride e scherza con McKennie, segnale confortante in vista della valutazione dell'infortunio.

Alex Sandro falciato in area, si gioca. Perin provvidenziale

Si parte con la Juve subito avanti e alla prima azione subito materiale per discussioni: Alex Sandro viene prima sbilanciato fuori area e poi letteralmente falciato al suo interno da Muldur, Rapuano lascia tranquillamente continuare e dal VAR non arriva nessun segnale, episodio incredibile viste e considerate le decisioni arbitrali su altri campi di questa prima giornata. Si riparte, l'esterno brasiliano è in palla e mette sulla testa di Vlahovic un grande assist che il serbo, in fuorigioco, manda alto. Primo cambio della partita al 7': Muldur non ce la fa e lascia il posto a Toljan. Primo giallo al 17', Locatelli scomposto su Berardi che si fa vedere dalle parti di Perin un paio di minuti più tardi. Sassuolo molto più pericoloso, occasione enorme al 20' per Defrel che dimenticato da Bonucci colpisce in acrobazia trovando Perin attento a parare sulla riga di porta. Ancora il francese che ci riprova dalla distanza, Perin in due tempi mentre lo Stadium inizia a rumoreggiare.

Allegri, time-out da basket ed è subito Di Magia. Vlahovic, errori ma anche rigore e 2-0

Provvidenziale il cooling break: Allegri cambia faccia alla squadra, Cuadrado alto a sinistra per un 4-3-3 che svolta la partita. Lato forte con il Panita, McKennie e Alex Sandro che completa l'azione con il cross preciso per l'inserimento di Di Maria, che si coordina e mostra a tutto lo stadio la sua classe: botta velenosa schiacciata sul campo e palla che scavalca Consigli per il vantaggio bianconero al 26'. La casa della Juve, con il supporto della Curva Sud tornata allo stadio dopo quattro anni, torna ad essere una bolgia e in campo si vede: Perin è una sicurezza sulla staffilata dalla distanza di Alyan, Di Maria illumina con intelligenza, servendo due volte su due le progressioni di Danilo straripanti, Vlahovic non ne approfitta né di destro - difficile - né di sinistro - senza prendere neanche lo specchio, libero di tirare. Ci prova anche Cuadrado, rigenerato dal cambio di ruolo, poi a tre minuti dal termine il centravanti juventino si fa perdonare gli errori precedenti guadagnandosi il rigore che trasforma di potenza centralmente nel 2-0 con cui si chiude il primo tempo.

Vlahovic firma il tris, ovazione per Kostic, Di Maria ko

Dentro subito Raspadori per Defrel, secondo cambio per Dionisi ma nulla cambia tatticamente. Mateus Henrique prova a sorprendere un Perin padrone della situazione, ma la Juve fa di nuovo male alla prima accelerazione: Di Maria con un pallonetto sfiora il tris, poi approfittando di un errore avversario in costruzione serve l'assist a Vlahovic che di destro non si fa pregare e infila la doppietta al 51'. Il 3-0 fa staccare un po' la spina ai bianconeri, Frattesi di testa prova a riaprire il match trovando sempre un ottimo Perin. Si arriva all'ora di gioco, con Dionisi che butta dentro anche Pinamonti e Allegri che cambia: fuori Alex Sandro e Cuadrado tra gli applausi, ovazione per Kostic, è una festa che però viene rovinata dal problema di Di Maria, costretto a uscire al 66' per Miretti con una borsa di ghiaccio sull'inguine. Altro cooling break per gli ultimi venti minuti di partita, Perin ancora sontuoso su Pinamonti a botta sicura e minutaggio anche per Rovella - bravo in regia - e Soulé a partecipare alla festa Juve.

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