Serie A, prima donna arbitro: Ferrieri Caputi scrive la storia

Sassuolo-Salernitana del 2 ottobre a Maria Sole. Il designatore Rocchi: “Non passi in secondo piano il fatto che sia brava”
Serie A, prima donna arbitro: Ferrieri Caputi scrive la storia© Canoniero

ROMA - E’ stato necessario molto tempo affinché le donne trovassero la propria voce nel calcio, ma il vento, da qualche tempo a questa parte, sta cambiando. Ed ecco che la loro voce, allora, diventa più nitida, definita: prima il professionismo, adesso Maria Sole Ferrieri Caputi designata per arbitrare Sassuolo-Salernitana di Serie A nella prossima giornata di campionato. Una prima assoluta per un arbitro donna, alle prese con la direzione di una gara del massimo campionato italiano. «Non è una giornata banale, dopo 110 anni ci apprestiamo a vivere un momento storico. Sono emozionato» è cominciato così ieri l’annuncio del presidente AIA, Alfredo Trentalange, dalla sala Paolo Rossi della Figc. «Maria Sole debutterà in Serie A per meriti, senza scorciatoie, per capacità, skills, in virtù di un progetto che è partito come associazione», ha proseguito Trentalange che apre l’inizio di una nuova era.

Dunque un passo, seppur eccezionale, che deve essere considerato più che normale e propedeutico a una crescita del movimento arbitrale femminile che vanta 1700 tesserate. E sulla normalità della scelta batte forte Gianluca Rocchi: «Che sia una donna è secondario. Non voglio che si distolga l’attenzione dal fatto che sia brava. Sarà una giornata normalissima - ha spiegato il designatore - Però è chiaro che il suo esordio così veloce possa fare da stimolo».
Ripercorrendo la giovane carriera di Ferrieri Caputi, infatti, scopriamo come Maria Sole sia stata sempre in grado di accelerare e anticipare i tempi. E dopo 23 gare in C, 3 in serie B, una Coppa Italia e quarto ufficiale in Monza-Udinese alla terza di campionato, tocca al momento che sogna da una vita. Si realizzerà il prossimo 2 ottobre al Mapei Stadium, per uno di quegli appuntamenti da circoletto rosso nella sua agenda che comunque resta fitta d’impegni perché come ricorda Trentalange è stata designata anche al Mondiale femminile Under 17 in India che si terrà dall’11 al 30 ottobre. Intanto, in attesa del verdetto del campo, una prima medaglia, di bronzo, la porta a casa: diventando il terzo arbitro donna di sempre nei tre top-5 campionati europei. Prima di lei hanno diretto una gara solamente Bibiana Steinhaus (in Bundesliga) e Stéphanie Frappart (in Ligue 1).

E pensare che a inizio luglio, proprio Ferrieri Caputi, commentava così il suo ingresso nella squadra degli arbitri di Serie A e B: «Non c’è stato un momento esatto nel quale ho pensato di potercela fare, ma sicuramente da quando è avvenuto il cambio ai vertici dell’Aia c’è stata una maggiore vicinanza e un maggior sostegno perché ci hanno offerto gli strumenti per crescere». Ecco, è bastato questo a Maria Sole per affermarsi in neanche tre mesi e avere la sua prima chance dopo aver scelto la carriera arbitrale perché i genitori non gli hanno permesso da piccola di giocare a calcio. “Sport da maschio”, le dicevano. Maria Sole, però, non si è mai arresa e mentre ha preso una laurea sia in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università di Pisa che in Sociologia all’Università di Firenze, ha continuato il suo percorso arbitrale. Prima i campi di periferia. «I più duri» ha raccontato in passato. Poi quelli professionistici e ora la Serie A, dove a risuonare non sarà solo la sua voce, ma soprattutto il suo fischietto.

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