Moggi: Napoli e Juve, vi dico le differenze e la squadra che mi piace in Serie A

L'ex dirigente bianconero ha parlato del momento che stanno vivendo le formazioni di Allegri e Spalletti, poi ha svelato il suo club preferito di questo avvio di stagione
Moggi: Napoli e Juve, vi dico le differenze e la squadra che mi piace in Serie A© ANSA

TORINO - Un Luciano Moggi a 360 gradi è intervenuto sull'avvio di stagione delle squadre di Serie A con un occhio di riguardo per Juve e Napoli. L'ex dirigente bianconero ha parlato a Radio Crc e la sua visione del momento che stanno vivendo le formazioni di Allegri e Spalletti è tutta nelle differenze di scelte fatte dalle due società. "Il Napoli e la Juve sono due cose completamente diverse - ha spiegato Moggi - la Juve sbaglia perché quando si prendono giocatori di 34 anni e si hanno questi risultati ci si indebita. Il Napoli ha avuto un coraggio enorme, lasciando partire le vecchie bandiere e sostituendoli con ragazzi che stanno dando spettacolo". E' dunque la gestione del mercato ad aver fatto la differenza con Moggi che prosegue: "Il Napoli ha della gioventù che, attualmente, sta portando avanti l’Italia in Europa. La società è sana e c’è da elogiare il Napoli e i dirigenti. Il tecnico del Napoli è fortunato. Gli azzurri hanno preso Anguissa, a poche lire, che insieme a Lobotka è il miglior centrocampista del campionato italiano. È inutile parlare di Kvaratskhelia, che più di una scoperta è un campione. In futuro questa squadra può fare un ciclo enorme, a cominciare da Di Lorenzo che ha una grande ossatura anche per la nazionale italiana".

Moggi: "Napoli e Lazio le squadre che preferisco"

Elogio per il Napoli e non solo, Moggi svela qual è l'altra squadra che sta apprezzando in questo avvio di stagione: "Se mi chiedete la squadra che preferisco ce ne sono due: il Napoli e la Lazio. La Lazio come indice di marcatori è un punto sotto solo al Napoli. Gli azzurri tra le due sono superiori. Zielinski è diventato un fenomeno, così come lo stesso Mario Rui". Sulla lotta per lo Scudetto, l'ex dirigente sportivo non ha dubbi: "Spalletti ha capito tutto quello che doveva capire, però attenzione perché l’allenatore ha potuto conoscere a fondo le caratteristiche dei suoi giocatori ma non deve farsi sfuggire il campionato come lo scorso anno. Vista la poca esperienza dei ragazzi può diventare difficile all’ultimo momento, perché non bisogna pensare che l’Inter sia fuori. Questo campionato si decide alla ripresa, dopo i mondiali, perché li si vedrà chi ha i migliori allenatori e preparatori. Il popolo napoletano si merita questa soddisfazione.” Infine una riflessione sul momento del calcio tricolore: “Chi comanda oggi è anche chi ha ridotto il calcio italiano così, che per due anni non è andato ai Mondiali. La Federcalcio, la Lega e tutti sono consapevoli di quello che è successo, a me non interessa neanche più di tanto mi sono battuto per difendere tanti di loro. Se tu fai i magheggi li fai con gli arbitri, ma sono stati assolti tutti e non sarebbe successo se non fosse scomparso il dottor Agnelli. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha dichiarato che chi vince troppo fa male allo sport forse lo hanno preso in parola vista la situazione del nostro campionato".


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