Supercoppa Milan-Inter: è un trofeo che vale già mezza stagione

Supercoppa Milan-Inter: è un trofeo che vale già mezza stagione© Marco Canoniero

Il Napoli fugge via veloce, (apparentemente) senza rivali. Alle avversarie non resta che iniziare a individuare alternative, la Supercoppa italiana è il primo salvagente che si presenta all’orizzonte. Il più semplice, visto che non occorre fare i conti con le tappe di un campionato o con la corsa a eliminazione di Champions League e Coppa Italia. Milan e Inter sono volati a Riad in virtù di quanto offerto la passata stagione: scudettati i rossoneri, vincitori del trofeo nazionale i nerazzurri. Sono atterrati in Arabia Saudita accompagnati dalle rispettive incertezze. Incertezze che avvolgono maggiormente il capo di Stefano Pioli rispetto a quello di Simone Inzaghi.

Delle fatiche del Milan parliamo nel pezzo di apertura: il 2023 cominciato sull’onda lunga di amichevoli dicembrine poco convicenti e i soliti problemi di fondo, che vanno dalle amnesie di una difesa che ha incassato sempre gol nelle ultime cinque partite ad alternative ritenute erronaemente già pronte per subentrare ai titolari. Titolari che di loro, aggiungiamo, stanno proponendo passaggi a vuoto inattesi. Come Theo Hernandez, clamorosamente lasciato fuori all’intervallo di Lecce: non può essere solamente spremuto dall’impegno mondiale. O come la coppia Kalulu-Tomori, pressoché insuperabile la passata stagione ed estremamente friabile in questa. Passaggi a vuoto che cominciano dalla testa, come si è visto in campo sabato e come ha ammesso senza reticenze Pioli a fine partita. Il Milan, per essere credibile, deve ripartire da una fame che pare aver smarrito e, magari, anche da qualche accorgimento tattico: non a caso il pareggio è arrivato quando Giroud non ha più dovuto sorreggere da solo il peso dell’attacco, dopo l’inserimento di Origi.

Rossoneri che, oggettivamente, sono quelli che hanno maggiormente da perdere mercoledì a Riad: per le fatiche che stanno attraversando in campionato, per la precoce eliminazione in Coppa Italia per mano del Torino e per una Champions che propone agli ottavi un Tottenham che non se la passa benissimo, ma dal valore complessivo altissimo. Un successo nella Supercoppa darebbe senso alla stagione già a gennaio. Troveranno nell’Inter una avversaria credibile nei risultati e rigerenerata negli uomini. Vero che il successo sul Verona non è di quelli da inseririre tra le partite memorabili, ma è servito per ripartire dopo il rocambolesco pareggio di Monza e la faticata qualificazione in Coppa con il Parma. Contro i veneti, i nerazzurri hanno ottenuto l’obiettivo massimo con il minimo sforzo, e senza subire reti. Cosa che non fa mai male. Inzaghi, poi, sa come si giocano queste partite secche. Tre Supercoppe italiane e due Coppe Italia vinte da allenatore parlano per lui. E sa altrettanto bene come un trofeo non faccia solo curriculum, ma sia anche una iniezione di fiducia per il domani.

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