Supercoppa Milan-Inter, più che una finale: dall’Arabia parte la rincorsa al Napoli

Pioli e Inzaghi cercano certezze anche per il campionato. Successo rossonero nell’unico precedente del 2011
Supercoppa Milan-Inter, più che una finale: dall’Arabia parte la rincorsa al Napoli© Marco Canoniero

In Arabia Saudita, con vista sull’Italia. Milan e Inter si affrontano questa sera a Riad nella finale della Supercoppa italiana. Un trofeo che ritrova una sede all’estero dopo le due in Italia (Reggio Emilia e Milano) rese obbligatorie dalla pandemia. C’è un contratto da rispettare, stilato nel 2018 per tre edizioni consecutive dell’evento. Un evento che piace, se proprio l’Arabia Saudita sta ragionando con la Lega Serie A su un doppio binario per il rinnovo dell’accordo: finale classica a 12 milioni oppure versione spagnola a quattro a 23. Entrate preziose per un calcio italiano sempre alla ricerca di risorse.

Obiettivi

Discorsi che riguardano il futuro, il presente è milanese. In campo alle 20, per una partita che sa già di salvagente per la stagione per il Milan, un po’ meno per l’Inter. Stefano Pioli giunge da due settimane di prestazioni e risultati controversi, culminati con l’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia per mano di un Torino ridotto in dieci. Di conseguenza, un possibile traguardo è già stato tagliato fuori. Ne restano tre, con un bis in campionato reso complicato dalla cavalcata del Napoli, con un ottavo di Champions League contro un Tottenham sì malconcio, ma pur sempre Tottenham, e con una Supercoppa da conquistare. Simone Inzaghi parte da una posizione di forza per quanto riguarda gli obiettivi di stagione, tutti aperti. In Coppa Italia arriverà la vincente di Atalanta-Spezia, mentre in Europa ci sarà il Porto, avversarie rognose, comunque abbordabili. Resta complicato il discorso campionato e c’è, per l’appunto, la Supercoppa. Un po’ meno salvagente rispetto al Milan, ma comunque trofeo da mettere in bacheca. Come accaduto la passata stagione, in accoppiata con la Coppa Italia.

Lo specialista

Inter detentrice uscente e all’inseguimento del Milan: sei successi contro sette. I rossoneri vinsero la prima edizione del trofeo, quella datata 1988 (ma con finale il 14 giugno 1989) battendo 3-1 la Sampdoria. I nerazzurri vinsero quella successiva, superando a loro volta i blucerchiati 2-0. C’è un solo derby nell’albo d’oro, quello del 6 agosto 2011, quando il Milan vinse 2-1 a Pechino, con Ibrahimovic (unico superstite del match: stasera vedrà il match in tv a Milano) e Boateng a ribaltare il vantaggio firmato Sneijder. Pioli cerca il primo trofeo da allenatore, dopo aver vinto il primo campionato. Inzaghi è invece specialista dell’appuntamento: due successi con la Lazio, 2017 e 2019 (questa edizione proprio a Riad, ma allo stadio dell’Università re Sa’ud), e quella già ricordata con l’Inter.

Per ripartire

Sarà una serata in cui le due squadre non si presentano al meglio. Il Milan, a Lecce, ha fatto preoccupare Pioli dal punto di vista dell’approccio, in una partita rimessa in piedi soltanto dalla reazione del secondo tempo, più di orgoglio che di ordine tattico. L’Inter, contro il Verona, ha ottenuto il massimo con il minimo sindacale: tre punti senza entusiasmare, con la mente già rivolta a Riad. L’importanza dell’appuntamento e il derby in campo neutro possono riaccendere testa e gambe, per una partita che può essere il propellente giusto per aggredire il campionato con rinnovata convinzione. Pioli ritrova Sandro Tonali, squalificato a Lecce, mentre Inzaghi riavrà Nicolò Barella dal 1’: due inserimenti fondamentali.

Fuorigioco semiautomatico

In vista campionato ci sarà anche il debutto del fuorigioco semiautomatico, già visto al Mondiale e in Champions. Avverrà in una cornice da “quasi” esaurito. I seggiolini del King Fahd International Stadium saranno gremiti da quasi 58mila spettatori (a causa di questioni logistiche i biglietti in vendita erano il 90% della capienza dello stadio) e i tifosi si faranno sentire, eccome. Steven Zhang sarà seduto in tribuna a tifare Inter, Gerry Cardinale seguirà il Mlan da New York. Dall’Italia arriveranno circa 500 sostenitori delle milanesi, per una gara che per Riad conta tantissimo, come confermato ieri da Hammad Albalawi, il General Manager of Strategic Planning and Investments del ministero dello Sport: «Siamo molto fieri di ospitare la Supercoppa italiana tra Milan e Inter. Per noi è un evento molto importante. Da poco qui si è trasferito Cristiano Ronaldo, abbiamo visto l’importanza per il Qatar di organizzare il Mondiale, vedremo lo sviluppo anche per le nostre Accademie nei prossimi anni. Inter e Milan sono famose in tutto il mondo, l’Arabia Saudita ha dimostrato di essere al livello per poter ospitare un evento di tale portata».

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