Pagina 3 | Inter-Juve, torna Iuliano-Ronaldo. Ceccarini replica: Pagliuca, cosa dici?

Si avvicina una sfida fra Juventus e Inter e come spesso accade si torna a parlare delle polemiche del passato. In questo caso del contatto tra Iuliano e Ronaldo in aera bianconera durante la sfida del 26 aprile 1998 al Delle Alpi, sull’1-0 per la Juve, non valutato da rigore dall’arbitro Piero Ceccarini, protagonista di un botta e risposta a distanza con l’allora portiere nerazzurro Gianluca Pagliuca, che vi ricostruiamo.

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L’episodio

Ospite domenica sera alla Domenica Sportiva, a Pagliuca è stato chiesto dell’episodio, di cui ha parlato anche nel proprio libro, “Volare libero”, uscito a ottobre: «Dopo il fallo di Iuliano si scatenò un parapiglia - ha raccontato -: undici giocatori, e anche Simoni gli sono addosso (all’arbitro, ndr). Cosa faccio? Niente. È una cosa prescritta. Gli ho dato un piccolo pugno nel fianco. Lui se n’è accorto e mi ha detto “chi è stato?” e io ho risposto “io non sono stato”. Ho raccontato una bugia. La cosa che mi fa specie, meno male che non ci sia una telecamera. Evidentemente l’ho dato quando eravamo tutti addosso all’arbitro. Lo volevo prendere? Non solo io, anche gli altri compagni volevano fare la stessa cosa. Quest’episodio l’ho raccontato perché facendo un libro, l’ho dovuto fare». Sulla «bugia» è d’accordo anche Ceccarini, però per l’ex arbitro non è quella di cui parla Pagliuca, ovvero il fatto di aver negato il pugno, ma il contrario: aver raccontato un pugno che non c’è mai stato. Lo ha precisato mercoledì in un’intervista concessa ad amaranta.it, agenzia giornalistica dedicata allo sport di Livorno, città di Ceccarini: «Non ricordo di aver ricevuto un “piccolo pugno” né da Pagliuca né da altri, mentre i giocatori dell’Inter contestavano le decisioni. Se c’è stato un contatto, in quelle “fasi concitate”, come le definisce Pagliuca, è stato di quelli che in campo possono esserci, non certo un pugno, che sicuramente avrei sanzionato. Su questo le immagini televisive sono eloquenti: si vede che, mentre i giocatori interisti mi vengono incontro, io mi allontano per raggiungere Simoni, l’allenatore dell’Inter, che era entrato in campo. Non bisogna tra l’altro dimenticare che i fatti che Pagliuca colloca dopo lo scontro tra Ronaldo e Iuliano si sono in realtà verificati al termine dell’azione successiva, quella del fallo di West su Del Piero, dove accordai il calcio di rigore (poi parato dallo stesso Pagliuca, ndr). Quanto all’episodio in quel momento io agii nella convinzione che il danno fisico fosse di Ronaldo ai danni di Iuliano e non viceversa: tecnicamente quell’azione, di cui in molti parlano dopo anni ed anni e dopo averla vista cento volte al rallentatore, era molto difficile da giudicare, sul momento e in velocità».

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Gli strascichi

Di puntualizzazioni, Ceccarini ne ha dovute fare anche riguardo alla riscostruzione del periodo successivo fatta da Pagliuca: «Scuse a Ceccarini? Non l’ho mai rincontrato perché lui non ha più arbitrato - aveva detto il portiere alla DS -. Evidentemente c’è un motivo. Se ho digerito il tutto? Mi sa che anche i miei compagni… è stato un furto vero e proprio. Tanti arbitri, indagati non hanno più arbitrato, e certi dirigenti non hanno più fatto i dirigenti… evidentemente…». Un riferimento a calciopoli che l’ex arbitro rigetta con fermezza. Come le affermazioni riguardo al fatto che dopo Juve-Inter non avesse più arbitrato e non avesse più incrociato il portiere: «Pagliuca distorce la realtà: ho concluso la carriera al termine della stagione successiva per limiti di età e ho arbitrato ancora l’Inter e ancora Pagliuca (quarti di finale della Coppa Italia 1998-99 contro la Lazio, andata e ritorno, ndr). Non capisco come possa inventarsi una cosa del genere. Non capisco che vuole Pagliuca dopo tutti questi anni. In studio si è associata la parola “furto” al sottoscritto. Questo è grave. Se lo scopo era insinuare che io avrei fatto parte di calciopoli, ricordo che è scoppiato sei anni dopo quel fatto e cinque dopo il mio pensionamento per motivi anagrafici».

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Gli strascichi

Di puntualizzazioni, Ceccarini ne ha dovute fare anche riguardo alla riscostruzione del periodo successivo fatta da Pagliuca: «Scuse a Ceccarini? Non l’ho mai rincontrato perché lui non ha più arbitrato - aveva detto il portiere alla DS -. Evidentemente c’è un motivo. Se ho digerito il tutto? Mi sa che anche i miei compagni… è stato un furto vero e proprio. Tanti arbitri, indagati non hanno più arbitrato, e certi dirigenti non hanno più fatto i dirigenti… evidentemente…». Un riferimento a calciopoli che l’ex arbitro rigetta con fermezza. Come le affermazioni riguardo al fatto che dopo Juve-Inter non avesse più arbitrato e non avesse più incrociato il portiere: «Pagliuca distorce la realtà: ho concluso la carriera al termine della stagione successiva per limiti di età e ho arbitrato ancora l’Inter e ancora Pagliuca (quarti di finale della Coppa Italia 1998-99 contro la Lazio, andata e ritorno, ndr). Non capisco come possa inventarsi una cosa del genere. Non capisco che vuole Pagliuca dopo tutti questi anni. In studio si è associata la parola “furto” al sottoscritto. Questo è grave. Se lo scopo era insinuare che io avrei fatto parte di calciopoli, ricordo che è scoppiato sei anni dopo quel fatto e cinque dopo il mio pensionamento per motivi anagrafici».

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