Inter-Juventus, Gattuso: “Bisogna avere fiducia di chi sta al Var”

L'opinione di Ringhio sul Derby d'Italia. Su Mancini: "Siamo in buone mani"
Gennaro Gattuso. Diverse le esperienze per l'ex Milan tra Italia ed estero, l'ultima con il Valencia nella Liga.© Getty Images

"Napoli strafavorito nel confronto in Champions col Milan? Il Napoli sono due anni che esprime un calcio incredibile ma in Europa le partite sono diverse. Sarà una partita aperta. normale che il Napoli abbia una mentalità vincente adesso, gioca con tranquillità ed esprime un calcio europeo. Ma se la giocheranno entrambe le squadre". Rino Gattuso, storico ex calciatore del Milan e allenatore con un passato in rossonero oltre che al Napoli e al Valencia, ha parlato nel corso di "Radio Anch'io lo Sport" su RadioRai1: Come si spiega questo Milan a doppia faccia tra campionato ed Europa? "Il Milan è una squadra che da due anni a questa parte che gioca a campo aperto. Deve stare bene fisicamente, col collettivo che sta bene. E' una squadra che ti viene a prendere, ti gioca addosso e quando qualcuno non sta bene fisicamente si nota e non riesce ad esprimersi come negli ultimi due anni". Anche in Spagna c'è la tendenza a fischiare calci di rigori per falli di mano involontari?. Si aspettava questa esplosione di Osimhen dopo averlo allenato a Napoli?"Sì, perché è stato anche pagato tanto. Aveva fatto bene al Lille e devo dire che è stato molto bravo Giuntoli a farlo arrivare a Napoli- sottolinea ancora l'ex mister calabrese dei partenopei- e non è stato facile. Io l'ho perso per diversi mesi per situazioni extra campo e abbiamo sofferto la sua assenza. È velocissimo ed è molto tecnico, un giocatore incredibile. Questo Napoli non è solo Osimhen. C'è Lobotka che con me non riusciva ad esprimersi al meglio, Zielinski, Lozano. E poi Kvaratskhelia, sembra di vedere George Best, fa delle cose incredibili con un'armonia e leggerezza allucinanti. Il Napoli mi entusiasma molto, una squadra che sembra un sogno".

"Ringhio" e il suo futuro: tra estero e Italia

Il suo futuro sarà in Italia o all'estero? "Non so. L'esperienze che ho fatto a Valencia sono stati incredibili. Sapevo che avevano dei problemi, con una piazza contro la presidenza. Mi piace vedere tutto il calcio, sono uno che è molto curioso. Mi piace allenare all'estero o in Italia. Devo sentire la fiducia e se si può lavorare nel modo giusto, che non vuol dire in tranquillità. La Serie A negli ultimi due o tre anni è diventata molto competitiva. Non si fa più un calcio che attende, non sono un caso i risultati in Europa. Mi farebbe piacere tornare in Italia, ma vediamo". A Valencia sono stati sette mesi incredibili, sapevo di andare in una società con problemi, con una piazza contro il presidente da tre anni, ma mi piace vedere tutto il calcio e allenare all'estero, sono molto curioso. Il campionato italiano è molto competitivo, il nostro calcio è cambiato, non si fa più calcio attendista, non più catenacciaro, ora si fa un calcio propositivo, c'è una visione di calcio aggiornata. Ritornare in Italia? Mi farebbe piacere, ma vediamo". Così "Ringhio". Il paragone con le squadre inglesi: "La Premier League in questo momento è l'Nba, è un altro mondo, non possiamo competere con le loro cifre, dobbiamo essere bravi a migliorare a livello giovanile e inventarsi qualcosa", ha aggiunto. 

Sulle polemiche del Var

"Gli arbitri - spiega Gattuso a proposito delle polemiche seguite ieri sera alla vittoria della Juventus sull'Inter, con tocco di mano di Rabiot sul gol decisivo di Kostic - fin dal primo giorno, ci hanno detto che se il braccio viene alzato si prende fallo. Se il braccio è nella posizione corretta non c'è fallo. Bisogna aver fiducia di chi sta al Var e di chi deve prendere posizione. Se lo rivedi 100 volte non capisci se è fallo o no. Chi ha deciso ha preso questa decisione. Ma finché non ci sarà fiducia nei confronti di chi arbitra, ci saranno sempre queste polemiche"

Nazionale e Mancini: il pensiero di "Ringhio"

"L'Inghilterra si deve sempre rispettare e temere, ma penso che Mancini in questi anni ha fatto un grandissimo lavoro. La verità è che non siamo andati al Mondiale per due rigori sbagliati con la Svizzera. Mancini ha un grande merito: con la vittoria agli Europei ha dato uno stile e una mentalià  alla squadra, siamo in buone mani". 'Ringhio', infine, ammette di rivedersi in un giocatore della Serie A: "Amrabat. Al Mondiale mi ha emozionato, ha tirato fuori prestazioni incredibili, quando sembrava fosse morto riusciva a tirare fuori energie: è il giocatore che mi assomiglia di più. Tutti dicono Tonali, ma credo sia più un misto tra me e Andrea Pirlo: ha più tecnica ed è più completo di me"

Fatti i complimenti a Iervolino per la Salernitana, Gattuso si sofferma anche sulla Nazionale e sulla difficoltà di trovare giovani italiani da lanciare: "Vedo squadre Primavera con uno-due italiani e tutti gli altri stranieri, una riflessione bisogna farla. Come si fa? Così diventa tutto difficile. Bisogna ripartire da queste cose, i giovani di oggi giocano molto meno di 20-25 anni fa". Giovedì prossimo c'è Italia-Inghilterra, primo step verso la qualificazione agli Europei.

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