Osimhen, gol Scudetto: Udinese-Napoli 1-1, Spalletti Campione d'Italia

Agli azzurri basta il pareggio del nigeriano, dopo il vantaggio di Lovric, per conquistare aritmeticamente il titolo. L'Empoli batte 3-1 il Bologna

L'attesa è finita, l'impresa compiuta: dopo una strepitosa cavalcata al Napoli basta un pareggio ad Udine per laurearsi Campione d'Italia per la terza volta. Partenza col brivido, in Friuli, con il gol di Lovric dopo soli 13', che condiziona tutto il primo tempo dei ragazzi di Spalletti. In avvio di ripresa, però, l'episodio agognato: sugli sviluppi di un calcio da fermo, Osimhen ribadisce in rete dopo la bella parata di Silvestri su Kvaratskhelia. È la rete della liberazione, la Dacia Arena sembra il Maradona, e gli ultimi quaranta minuti scorrono via fra continue interruzioni. Inesorabile, arriva il triplice fischio: da Udine a Napoli, esplode una festa che il popolo azzurro attendeva da 33 anni.

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Udinese-Napoli 1-1

Dopo un piccolo spavento in seguito ad un contrasto che ha lasciato a lungo a terra dolorante Kvaratskhelia, il primo squillo - dopo 5' - è firmato Di Lorenzo. Al 13', però, passa l'Udinese: Udogie porta palla e scarica, Anguissa non è tempestivo e Lovric ha tutto il tempo di piazzare la sfera all'incrocio alla sinistra di Meret. Lo svantaggio blocca psicologicamente il Napoli, che stenta a creare occasioni, ad eccezione del bellissimo colpo di testa di Osimhen al 32', fuori di un soffio. Spalletti non opera cambi nella ripresa e a dargli ragione sono due fedelissimi, il talento georgiano e il bomber nigeriano: al 53', infatti, sugli sviluppi di un corner, dopo una palla messa tesa in mezzo da Anguissa, Silvestri respinge coi piedi la sassata dal limite di Kvaratskhelia, ma nulla può sul repentino tap-in di Osimhen. Meret argina un tentativo dalla distanza di Becao (59'), un fallo di Anguissa cancella invece la doppietta all'ex Lilla (68'). Nel finale di gara il copione del Napoli è chiaro: possesso e zero rischi. Missione compiuta: l'1-1 è sufficiente, Spalletti è Campione d'Italia.

Empoli-Bologna 3-1

Inizia ad handicap la partita del Bologna: l'Empoli passa in vantaggio dopo una manciata di secondi con l'incredibile autogol di Lucumì sull'innocuo cross di Parisi. Il difensore colombiano è protagonista in negativo anche al 17', quando devia involontariamente il destro al volo di Moro: sarebbe l'1-1, ma un suo tocco col gomito porta all'annullamento dopo un lungo check del Var. Tanto il nervosismo in campo - sia Paolo Zanetti che Thiago Motta rimediano l'ammonizione - enfatizzato da un secondo episodio al limite soli 10' più tardi: a causa di un lieve tocco di mano ad inizio azione viene cancellato anche lo splendido mancino da fuori di Orsolini. Ulteriore beffa per i rossoblù nel recupero della prima frazione è il gol del raddoppio siglato da Akpa Akpro, con una bella incornata nell'area piccola sulla punizione calciata da Marin. Il talento marchigiano ex Juventus sfiora la rete in altre tre occasioni, al 54' ben servito da Barrow, sette minuti più tardi su punizione e con un destro al 64' ben respinto da Vicario, ma al 68' cala il sipario: ripartenza perfetta dei toscani, Henderson per Caputo, quindi Marin libera Cambiaghi al tiro che vale il 3-0. All'86' un'ingenua spinta di Bandinelli - ammonito - su Lucumì regala ad Orsolini il rigore dell'1-3, che gli vale il decimo centro in campionato, in doppia cifra per la prima volta in carriera. 

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