Pagina 2 | Rocchi: "Di Bello, l'errore in Juve-Bologna, malafede, arbitri e futuro"

"Quando un arbitro sbaglia la prima cosa è stare vicino, ma il miglior modo per recuperarlo è mandarlo in campo il prima possibile. Con Di Bello ho già parlato e mi sembra che abbia superato il problema, poi è chiaro che le scorie rimangono perchè il primo ad essere critico con se stesso è l'arbitro".

Lo ha detto Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri di Serie A, intervistato a 'Storie di Serie A' su Radio Serie A con Rds, a proposito delle polemiche per l'arbitraggio di Juventus-Bologna. "Tutti abbiamo sbagliato, ma ci vuole il diritto anche di sbagliare. È chiaro che è difficile spiegare l'errore, ma non ho ricevuto alcuna pressione per tenerlo fuori. Gli stessi allenatori mi han detto che ho fatto bene. Le linee guida sono ben chiare da inizio stagione, dal confronto con gli allenatori ho preso tanti spunti e sono molto soddisfatto. Mi hanno chiesto di essere anche severi, ma giusti perchè il buonismo non paga", aggiunge.

Sul Var 

Sulla richiesta dei tecnici che non sia il Var ad arbitrare, Rocchi conferma: "Ai ragazzi ho sempre chiesto di decidere in campo, il Var è uno strumento straordinario ma che deve essere di supporto e non al centro della decisione. Come Aia dobbiamo lavorare ancora sulla comunicazione, che oggi è fondamentale per spiegare chi siamo e cosa facciamo ma soprattutto come lo facciamo", ha aggiunto Rocchi.

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Sui premi agli arbitri

"Il prossimo tabù da abbattere è che venga premiato un arbitro come migliore in campo, sarebbe una cosa bellissima. Mi piacerebbe molto perché sarebbe un riconoscimento alla categoria e alla nostra professionalità. A noi fa male quando si parla di malafede degli arbitri, ma per spiegare una decisione serve prima abbassare la tensione e non farlo a caldo. L'immagine dell'arbitro non è mai posta in modo positivo. È giusto che facciamo notizia quando facciamo male, ma è giusto che accada anche quando facciamo bene", aggiunge il designatore.

Sugli arbitri donne e sul razzismo

Sulla scarsa presenza femminile tra gli arbitri, Rocchi dichiara: "Dipende dalle ragazze. Se arrivano tutte come Sole ne potremmo avere dieci. Sole è preparatissima, si è inserita nel gruppo in maniera straordinaria", dichiara Rocchi riferendosi a Maria Sole Ferrieri Caputi unica arbitro donna in Serie A. "Averne di risorse così. Ha arbitrato Fiorentina-Lecce, e Firenze non è un campo semplice, e vederla per le persone era normale. Ormai anche questa mentalità è stata superata", aggiunge. Infine il designatore torna sul tema del razzismo e sulla possibilità di sospendere una partita. "Le persone che vanno allo stadio devono sapere che non c'è spazio per il razzismo nella società - dichiara - figuriamoci in un posto dove ci si va per divertirsi. Siamo prontissimi a sospendere le partite. Ho chiesto a calciatori e allenatori di darci una mano perché gli arbitri sono concentrati sulla partita e magari non sentono", conclude Rocchi.

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Sui premi agli arbitri

"Il prossimo tabù da abbattere è che venga premiato un arbitro come migliore in campo, sarebbe una cosa bellissima. Mi piacerebbe molto perché sarebbe un riconoscimento alla categoria e alla nostra professionalità. A noi fa male quando si parla di malafede degli arbitri, ma per spiegare una decisione serve prima abbassare la tensione e non farlo a caldo. L'immagine dell'arbitro non è mai posta in modo positivo. È giusto che facciamo notizia quando facciamo male, ma è giusto che accada anche quando facciamo bene", aggiunge il designatore.

Sugli arbitri donne e sul razzismo

Sulla scarsa presenza femminile tra gli arbitri, Rocchi dichiara: "Dipende dalle ragazze. Se arrivano tutte come Sole ne potremmo avere dieci. Sole è preparatissima, si è inserita nel gruppo in maniera straordinaria", dichiara Rocchi riferendosi a Maria Sole Ferrieri Caputi unica arbitro donna in Serie A. "Averne di risorse così. Ha arbitrato Fiorentina-Lecce, e Firenze non è un campo semplice, e vederla per le persone era normale. Ormai anche questa mentalità è stata superata", aggiunge. Infine il designatore torna sul tema del razzismo e sulla possibilità di sospendere una partita. "Le persone che vanno allo stadio devono sapere che non c'è spazio per il razzismo nella società - dichiara - figuriamoci in un posto dove ci si va per divertirsi. Siamo prontissimi a sospendere le partite. Ho chiesto a calciatori e allenatori di darci una mano perché gli arbitri sono concentrati sulla partita e magari non sentono", conclude Rocchi.

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