Corona clamoroso: "Scommesse, mia fonte legata a un ex Inter di Mourinho"

Il personaggio televisivo al centro dello scandalo che sta facendo tremare la Serie A fa altre rivelazioni: tutti i dettagli

Fabrizio Corona ha squarciato il panorama calcistico italiano con le sue rivelazioni che, dopo il caso Fagioli, hanno portato al coinvolgimento di Zaniolo e Tonali prima e di Zalewski poi. L'ex re dei paparazzi, attraverso il canale di Dillngernews, sta tenendo sulle spine l'intera Serie A e non solo. L'attesa per la rivelazione delle fonti e delle notizie in suo possesso hanno animato le ultime ore con Corona che sta portando avanti una vera e propria serie tv nella vita reale. Il Corriere della sera ha osservato da vicino il lavoro di Fabrizio Corona con altre dichiarazioni che sono pronte a far discutere: "Dirò tutto al programma di Nunzia Di Girolamo subito dopo la partita dell'Italia. Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie, è lo zio di un ex calciatore dell'Inter di Mourinho. Ci sono altri 10 giocatori e 5 squadre coinvolte". Sul suo profilo Instagram, Corona ha annunciato che alle 16 usciranno nuovi nomi coinvolti nel giro delle scomesse e non saranno solo calciatori.

"Sto collaborando con la Procura"

Mentre si prepara per rivelare il nome di Zalewski, quarto giocatore indagato nel caso scommesse, Corona non sta nella pelle e lancia una bomba dopo l'altra: "Sappi che sono coinvolti almeno altri 10 calciatori, 5-6 procuratori e ci sono pure le bische clandestine. Sto spaccando l’Italia". In piena libertà da pochi giorni, l'ex agente è tornato a scandalizzare dando vita al ciclone scommesse che sta portando molta visibilità a lui e al suo sito di informazione. Nella frenesia della gestione delle informazioni, Corona risponde al Corriere della Sera: "Quante squadre di calcio sono coinvolte? Cinque, sei. I nomi? Non posso farli altrimenti vengo indagato". La polizia l’ha sentito come persona informata sui fatti per poi presentarsi a Coverciano per ascoltare Tonali e Zaniolo: "Non sarebbero mai andati lì se Dillinger non avesse fatto i nomi. Loro li sapevano ma avrebbero aspettato la partita dell’Italia. Stiamo facendo praticamente due inchieste parallele. Questa è la prima volta che lavoro con la Procura diciamo non da infame, ho fatto sette anni di galera...".

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Corona: "Mia fonte legata ad un ex Inter"

"Solo lavoro giornalistico", assicura Corona che annuncia fuochi d’artificio per la settimana prossima e rivela, più o meno, l'idendità del suo informatore: "Dirò tutto al programma di Nunzia Di Girolamo, subito dopo la partita. Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie. E' lo zio di un ex calciatore dell’Inter di Mourinho, amico intimo di Mario Balotelli. Mario è un mio amico, è venuto tante volte qui da me, era scioccato dalle prove che gli ho dato. Lo zio racconta che suo nipote si era trasferito a Roma e poi ha aperto una bisca. Tutto verificato. Martedì manderemo l’intervista e faremo altri nomi, un pò per volta". Un Corona scatenato che aggiunge: "Si, ci sono anche dei Presidente. Sai qual è il problema? Che questi giocatori sono malati, la ludopatia è una dipendenza come la coca, sono sfruttati dal sistema. Giocano prima alle slot, a black jack, poi le bische e diventano vittime della malavita. Io so di questi ma ce ne saranno molti altri, non parliamo poi della B".

"Mi verranno a cercare le curve e i malavitosi"

Corona conclude: "Ora il sito vale un milione di euro. In una settimana siamo diventati punto di riferimento per tutta l’informazione. Oggi in Italia ci sono solo due cose: Hamas e questa. E questa l’ha fatta la banda Dillinger, siamo dei fuorilegge dell’informazione che rischiano la vita. Mi verranno a cercare le curve e i malavitosi ma siamo riconosciuti e il sito vale un sacco di soldi. Questa settimana mi hanno cercato al telefono almeno 10 15 fra calciatori e amministratori. Non ho risposto".

Nessuna notizia fino a martedì

Il sito Dillinger News comunica che non pubblicherà più nulla sul caso scommesse fino a martedì sera, dopo la partita della Nazionale. Quando Fabrizio Corona sarà ospite della trasmissione Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo dove presenterà tutte le prove sull’inchiesta del calcio scommesse.

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Fabrizio Corona ha squarciato il panorama calcistico italiano con le sue rivelazioni che, dopo il caso Fagioli, hanno portato al coinvolgimento di Zaniolo e Tonali prima e di Zalewski poi. L'ex re dei paparazzi, attraverso il canale di Dillngernews, sta tenendo sulle spine l'intera Serie A e non solo. L'attesa per la rivelazione delle fonti e delle notizie in suo possesso hanno animato le ultime ore con Corona che sta portando avanti una vera e propria serie tv nella vita reale. Il Corriere della sera ha osservato da vicino il lavoro di Fabrizio Corona con altre dichiarazioni che sono pronte a far discutere: "Dirò tutto al programma di Nunzia Di Girolamo subito dopo la partita dell'Italia. Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie, è lo zio di un ex calciatore dell'Inter di Mourinho. Ci sono altri 10 giocatori e 5 squadre coinvolte". Sul suo profilo Instagram, Corona ha annunciato che alle 16 usciranno nuovi nomi coinvolti nel giro delle scomesse e non saranno solo calciatori.

"Sto collaborando con la Procura"

Mentre si prepara per rivelare il nome di Zalewski, quarto giocatore indagato nel caso scommesse, Corona non sta nella pelle e lancia una bomba dopo l'altra: "Sappi che sono coinvolti almeno altri 10 calciatori, 5-6 procuratori e ci sono pure le bische clandestine. Sto spaccando l’Italia". In piena libertà da pochi giorni, l'ex agente è tornato a scandalizzare dando vita al ciclone scommesse che sta portando molta visibilità a lui e al suo sito di informazione. Nella frenesia della gestione delle informazioni, Corona risponde al Corriere della Sera: "Quante squadre di calcio sono coinvolte? Cinque, sei. I nomi? Non posso farli altrimenti vengo indagato". La polizia l’ha sentito come persona informata sui fatti per poi presentarsi a Coverciano per ascoltare Tonali e Zaniolo: "Non sarebbero mai andati lì se Dillinger non avesse fatto i nomi. Loro li sapevano ma avrebbero aspettato la partita dell’Italia. Stiamo facendo praticamente due inchieste parallele. Questa è la prima volta che lavoro con la Procura diciamo non da infame, ho fatto sette anni di galera...".

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