Non è certo una partita che abbia bisogno di condizioni particolari per scaldare il clima e alzare la tensione, Juventus-Napoli: la sfida è bollente di suo, giocata sul fuoco di decenni di rivalità. Più bollente che mai negli ultimi anni, quando le due squadre si sono sfidate ai vertici della classifica con una continuità che non si era mai registrata prima. E particolarmente bollente sarà venerdì sera con entrambi i mondi, quello bianconero e quello azzurro, accesi da fiamme particolari, oltre che ovviamente dal desiderio dei tre punti: fame di rivincita da parte della Juventus, rabbia per la sconfitta controversa subita domenica sera con l’Inter da parte del Napoli.
Controversa era stata anche la sconfitta subita dalla Juve con il Napoli a Torino il 23 aprile scorso, mentre l’altra, quella incassata al Maradona il 13 gennaio, era stata una delle più pesanti della storia bianconera: 5-1. Due sconfitte, sì: non era stato solo il Monza a portare via sei punti ai bianconeri, come aveva erroneamente indicato Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida con i brianzoli, forse per un lapsus, forse per caricare ancora di più la partita dell’U Power Stadium o forse escludendo, senza specificarlo, gli scontri diretti. La squadra bianconera è riuscita a cancellare intanto uno dei ko subiti dal Monza con la vittoria di venerdì sera e c’era già riuscita, vincendo a San Siro, anche contro il Milan, l’altra squadra (poi basta) a battere due volte la Juve nello scorso campionato.