La Juventus soffre, combatte, ci crede fino all’ultimo sgocciolo di partita e agguanta l’ennesima vittoria negli ultimi minuti. Non sarà bella, ma è tosta, anzi proprio cocciuta nel provarci e riprovarci. Massimiliano Allegri, Cristiano Giuntoli e i giocatori hanno meriti enormi perché girare a 46 punti è un’impresa sportiva di rilievo, considerato da dove ripartiva la squadra, al termine di una stagione terrificante e travagliata, senza una vera campagna acquisti (rientro dal prestito di Cambiaso, acquisto di Weah), con un giocatore, teoricamente chiave, Pogba, uscito di scena per la vicenda doping, senza aver giocato un solo minuto e con un altro giocatore, piuttosto importante negli equilibri tattici, Fagioli, squalificato dopo un mese.
La bellezza del duello fra questa Juventus e l’Inter non sarà, forse, una questione estetica come capita nei campionati più ricchi del nostro, ma ha qualcosa di vibrante e adrenalinico e ci terrà sul filo anche nel girone di ritorno, polemiche arbitrali comprese nel prezzo. Non esattamente un elemento sano della dieta del calciofilo italiano, ma - cerchiamo di essere sinceri - è da mezzo secolo che funziona così: siamo il Paese in cui si celebrano gli anniversari dei presunti torti subiti con maggiore dedizione giornalistica di quanto si rievochino i grandi campioni del passato, possiamo sottrarci, all’improvviso, dall’analisi occhiuta delle moviole? Anzi, c’è un aspetto quasi comico, nelle ultime settimane: l’inversione dei ruoli fra i tifosi interisti e juventini, con i primi che devono difendersi dalle accuse che per anni hanno rivolto ai secondi.
Uno bravo, con la penna leggera, potrebbe tirarne fuori anche una discreta commedia per provare a farsi tutta una grassa risata, ma il calcio italiano si prende troppo sul serio per concepire l’ironia. E quindi, Inter e Juventus ci faranno divertire un mondo e faranno anche litigare un mucchio di persone. L’importante è trovare il tempo di godersi anche le cose belle. Il vero Dusan Vlahovic, per esempio. Tre indizi fanno una prova: gol a Frosinone, assist contro la Roma, gol ieri a Salerno: la Juventus ha ritrovato il suo centravanti e un giocatore decisivo nei momenti decisivi. Non è ancora il suo Lautaro Martinez, ma in fondo è una fortuna, perché con il gol di Iling Junior, arrivano a essere tredici i giocatori bianconeri ad aver segnato in questo campionato.