Fiorentina-Inter, l'episodio Bastoni-Ranieri
Stando fuori dall’AIA ho imparato che molto spesso i calciatori hanno qualcosa da insegnare agli arbitri sulle dinamiche di gioco e sugli episodi. Per esempio ho ascoltato con interesse il parere espresso da Marco Parolo a Dazn sul contatto Bastoni-Ranieri in Fiorentina-Inter: l’ex Lazio e Cesena ha parlato di “intenzione” del nerazzurro e di “disinteresse” rispetto al pallone, concetti tecnici che dovrebbero sempre essere centrali in questo genere di valutazioni. Una lettura chiave, dirimente, sfuggita anche all’arbitro in campo, che non ha dato fallo. Prendo spunto da ciò per fare un’ulteriore considerazione: i tempi sembrano ormai maturi per l’introduzione del “challenge”, cioè del VAR a chiamata da parte degli allenatori. Uno strumento che andrebbe normato e sperimentato, ma del quale sembra non si possa più fare a meno.
Arbitri, serve una linea tecnica
Detto ciò, serve anche fornire una linea tecnica: a occuparsene deve essere il designatore, che non deve “andare dietro” al parere diffuso ma determinare dei criteri da osservare con coerenza. Nei momenti di difficoltà per un arbitro la soluzione è una sola, come ho appreso nei miei anni di militanza a Coverciano: lavorare a testa bassa, insistere sempre di più, studiare i video. Occorre focalizzarsi sull’attualità e sul passato per avere dei punti di riferimento: proprio per questo la mancanza di uniformità rappresenta un pericolo non indifferente, perché potrebbero venire meno quei “benchmark” che orientano le valutazioni, la bussola del giusto e dello sbagliato.