Figc, il parere sulla Premier
Nei corridoi della Figc si fa notare che la dinamica, alla base della nascita della Premier League, era diversa. La Football Association inglese detiene la 21ª azione della Premier League che le conferisce una golden share sulle decisioni dei club su vari temi: di fatto un diritto di veto, ad esempio, sulla nomina del Cda della Premier ed eventuali cambi di consigliere, l’approvazione annuale delle linee guida. Curiosamente fu proprio la FA ad approvare la nascita della Premier che non uscì dalla Federazione, ma dalla Football League che univa le prime quattro divisioni.
La posizione di Inter, Milan e Juventus
La FA sostenne la scissione perché voleva indebolire la Football League con la quale era in lite. Da questo punto di vista è come se la Serie A avesse già compiuto questo passo nel 2010 staccandosi dalla Serie B determinando la fine della Lega Calcio. Da allora non si sono visti miglioramenti sostanziali nella velocità decisionale. Casini allontana la riduzione a 18 squadre: «I grandi club, giocando tanto, vorrebbero ridurre il numero delle partite che ha come presupposto diminuire le squadre. Ma semmai bisognerebbe ragionare su format diversi». Inter, Milan e Juventus considerano indispensabile il taglio a 18. Altre grandi sono d’accordo, anche se ritengono non sia ancora il momento di uscire allo scoperto.