
Colpo importantissimo del Frosinone in chiave salvezza. I ciociari dei baby talenti della Juventus Soulé (in campo per l'intero arco dell'incontro), Barrenechea (sostituito all'86') e Kaio Jorge (90' in panchina) sbancano l'U-Power Stadium di Monza grazie al gol di Cheddira dopo nove minuti di gioco e si portano a quota 35 punti, a +2 sull'Empoli terz'ultimo. Ai toscani, cui il Var toglie il primo vantaggio di Maleh, non basta il calcio di rigore - causato da Samardizc - segnato da Niang al 90'. L'Udinese di Fabio Cannavaro resta quart'ultimo con una lunghezza di margine sui rivali odierni grazie a un altro penalty, trasformato dallo stesso centrocampista serbo-tedesco al 104'. Con Salernitana e Sassuolo già condannate alla B, sarà decisiva l'ultima giornata di Serie A - dove si disputerà Frosinone-Udinese - per decidere la terza squadra che il prossimo anno dovrà giocare il campionato cadetto.
Monza-Frosinone, la cronaca
Avrebbe di sicuro preferito un finale diverso, Raffaele Palladino, per congedarsi dallo U-Power Stadium: ma per il suo Monza, nella sfida interna con il Frosinone, arriva solo uno ko e l'ottava partita consecutiva senza vittorie. La curva, senza attendere l'ufficialità di quel che è nell'aria da tempo, mette comunque nero su bianco il proprio grazie a tre protagonisti di questo Monza che con ogni probabilità vestiranno un'altra maglia nel prossimo campionato: Palladino, Di Gregorio e Colpani. "Raffaele, Michele e Andrea: chi per la maglia ha lottato non verrà mai dimenticato", srotola infatti la curva Davide Pieri. Si ringrazia per il passato, si promette per il domani, ma il presente è tutto del Frosinone: che mai aveva vinto in trasferta in questo campionato e che invece sceglie l'ultima occasione di campionato per gettare le fondamenta della propria salvezza, ancora non certa ma più vicina. Sul campo, l'equilibrio si rompe dopo solo 9 minuti: Harroui sulla sinistra vince il duello con Izzo, alza il cross sul secondo palo che Cheddira di testa sfrutta al meglio sfuggendo alle spalle di Kyriakopoulos. Vantaggio ciociaro e record di gol di un giocatore marocchino eguagliato in un singolo campionato di A, con 7 centri come l'ex interista Hakimi. Non contento dell'assist, Harroui riceve poco dopo Soulè ma spara a lato. E a metà del primo tempo si trova a tu per tu con Sorrentino (in campo al posto dell'indisponibile Di Gregorio), bravo a chiudergli lo specchio con un'uscita bassa. La partita la fa sempre Harroui, perché al tramonto del primo tempo fa partire un destro dalla distanza che Sorrentino blocca senza patemi. Appena prima dell'intervallo arriva invece il primo e unico sussulto del Monza, con un cross dalla sinistra di Dany Mota su cui Colpani di testa centra la base del palo. Il ritmo è basso e Palladino ne cambia tre all'intervallo, ma questo cala ancora di più per una lunga interruzione dovuta alla difficoltà di collegamento tecnico tra la sala Var e l'auricolare di Fabbri. Problema che non si risolve, tanto che si prosegue a giocare per quasi un quarto d'ora senza il supporto tecnologico. Non ne ha bisogno Soulé per saltare Pablo Marì e prendere il palo, facendo sollevare qualche fischio alla tribuna dello U-Power Stadium. Unico sussulto di un secondo tempo giocato a temperature alte e marce basse da entrambe le squadre, anche perché il solo tentativo del Monza è un allungo di Valentin Carboni concluso con un destro fuori dallo specchio. Zortea e Caprari nel finale avrebbero la chance per cambiare il risultato, ma il campo non racconta altro e il Monza pensa a chiudere settimana prossima in casa della Juventus. Il Frosinone, invece, si giocherà tutto all'ultima giornata con l'Udinese.
Udinese-Empoli, la cronaca
Primo scorcio di partita equilibrato ma senza azioni da rete in cui le sostituzioni per infortunio di Success e Cerri, al 7' e al 28', sono gli unici acuti narrativi del match. Bisogna quindi attendere il 36' per assistere al primo sussulto offensivo della gara, che arriva con la rete del vantaggio segnata da Maleh con un capolavoro mancino dal limite dell'area friulana. L'arbitro Guida assegna inizialmente il gol all'Empoli, ma dopo un check al Var revoca la rete per una gomitata assestata da Niang a Kristensen prima della conclusione vincente dell'ex centrocampista della Fiorentina. Scampato il pericolo, l'Udinese ritrova brio ma i toscani non si fanno sorprendere e le due squadre raggiungono gli spogliatoi sullo 0-0. Nella ripresa Cannavaro cambia l'assetto tecnico bianconero inserendo Davis ed Ebosele per Brenner e Ehizibue. Al 57' le scelte del tecnico partenopeo sembrano potersi dimostrare vincenti ma Davis, servito da Lucca con un perfetto cross dalla destra, sbaglia incredibilmente di testa e spedisce il pallone a lato da ottima posizione per la più clamorosa occasione da gol della squadra friulana. I minuti finali della partita sono dominati da equilibrio e tatticismo che vengono infranti all'89', quando il bianconero Samardzic atterra in area Cambiaghi. Guida non ha dubbi e assegna il calcio di rigore che Niang trasforma per il momentaneo vantaggio dell'undici allenato da Nicola. Incassato lo svantaggio, l'Udinese si lancia alla disperata ricerca del gol del pareggio e, in pieno recupero, Fazzini trattiene Payero in area empolese. I bianconeri invocano il calcio di rigore, che l'arbitro Guida assegna dopo diversi minuti tra le proteste degli ospiti dopo il check del Var. Dagli undici metri Samardzic non sbaglia e segna l'1-1 al 104' che chiude la partita e salva l'Udinese dalla sconfitta.