Motta-Juve, dal tattico Hugeux a “mago” Colinet: i 6 volti storici del suo staff

Tra i collaboratori del nuovo allenatore dei bianconeri c’è il cognato Garcia, macht-analyst. A Torino sbarcano anche i due preparatori di fiducia dei portieri: tutti i dettagli

TORINO - Con l’arrivo di Thiago Motta sulla panchina della Juventus, a Torino è atteso anche il suo staff con il quale lavora in sintonia da parecchio tempo: con alcuni fin dagli inizi, da allenatore dell’Under 19 del Psg, altri sono stati assemblati nel corso della carriera. Collaboratori storici che lo hanno accompagnato anche allo Spezia e che hanno rinsaldato il feeling con lui nella straordinaria esperienza a Bologna. I vice di Thiago Motta sono due: quello ufficiale è il 40enne Alexandre Hugeux, che ha sostituito l’allenatore italo-brasiliano squalificato nella gara contro il Sassuolo, e che cura la parte tattica, con il quale Thiago si confronta di frequente durante gli allenamenti e le partite.

Il resto dello staff

Poi c’è quello in pectore, Simon Colinet, considerato il mago della preparazione atletica, che Thiago conosce dai tempi del Psg visto che era il terzo preparatore atletico. La loro collaborazione continua da allora, tranne una breve parentesi nel 2019 quando Colinet si unisce temporaneamente allo staff tecnico del Tolosa: la sinergia tra Thiago Motta e Colinet è uno degli elementi chiave delle prestazioni delle sue squadre perché la preparazione fisica accurata e dettagliata permette ai giocatori di mantenere un alto livello di intensità durante le partite.

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L'arrivo di Motta a Torino

Nello staff c’è anche il marito della sorella di Thiago Motta, Flavio Francisco Garcia, che insieme con Alessandro Colasante forma il tandem dei match-analyst fissi in tribuna. Completano lo staff i due preparatori dei portieri, il 40enne francese Alfred Dossou Yovo e il 29enne argentino Iago Lozano, uomini di fiducia dell’allenatore. I magnifici sei che fanno parte della corte di Thiago Motta hanno ovviamente scalzato i collaboratori che lavorano alla Juventus e che non erano vincolati a Massimiliano Allegri, vale a dire Claudio Filippi, Simone Padoin e Francesco Magnanelli.

Lo storico preparatore dei portieri, arrivato a Torino nel 2010, diventa responsabile dell’area portieri, l’ex centrocampista del Sassuolo dovrebbe guidare la Primavera, al posto di Paolo Montero, che sarebbe promosso sulla panchina della Next Gen, mentre Padoin sembra destinato a essere il vice di Magnanelli. Thiago Motta arriverà a Torino ai primi di luglio, in anticipo rispetto al raduno bianconero fissato per il 10: l’allenatore, con il suo staff, vuole avere un po’ di tempo per conoscere il nuovo ambiente di lavoro e immergersi nel mondo Juventus. La squadra arriverà ovviamente scaglionata visti gli impegni estivi dei nazionali con l’Europeo e la Coppa America. Dal 20 al 26 luglio mini tournée in Germania, con ritiro a Herzogenaurach, la città bavarese sede dell’Adidas.

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TORINO - Con l’arrivo di Thiago Motta sulla panchina della Juventus, a Torino è atteso anche il suo staff con il quale lavora in sintonia da parecchio tempo: con alcuni fin dagli inizi, da allenatore dell’Under 19 del Psg, altri sono stati assemblati nel corso della carriera. Collaboratori storici che lo hanno accompagnato anche allo Spezia e che hanno rinsaldato il feeling con lui nella straordinaria esperienza a Bologna. I vice di Thiago Motta sono due: quello ufficiale è il 40enne Alexandre Hugeux, che ha sostituito l’allenatore italo-brasiliano squalificato nella gara contro il Sassuolo, e che cura la parte tattica, con il quale Thiago si confronta di frequente durante gli allenamenti e le partite.

Il resto dello staff

Poi c’è quello in pectore, Simon Colinet, considerato il mago della preparazione atletica, che Thiago conosce dai tempi del Psg visto che era il terzo preparatore atletico. La loro collaborazione continua da allora, tranne una breve parentesi nel 2019 quando Colinet si unisce temporaneamente allo staff tecnico del Tolosa: la sinergia tra Thiago Motta e Colinet è uno degli elementi chiave delle prestazioni delle sue squadre perché la preparazione fisica accurata e dettagliata permette ai giocatori di mantenere un alto livello di intensità durante le partite.

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