Scudetto, Inter e Atalanta
L’Atalanta può davvero lottare per lo scudetto? «Fino a due anni fa non era possibile perché non aveva giocatori della qualità necessaria per poter reggere i ritmi che all’Atalanta stessa servono per giocare bene. Nelle ultime stagioni ha alzato tantissimo la qualità della rosa e credo che mai come quest’anno possa provare a vincere lo scudetto dopo aver dominato in quel modo il Bayer Leverkusen in finale di Europa League. Anzi, dico o quest’anno, o mai più».
In tal senso insegna la parabola dell’Inter: lì il click è arrivato con la finale di Champions persa, giocando però benissimo, a Istanbul...
«Bravissimo, è molto giusto legare queste due esperienze: la consapevolezza presa dall’Inter contro il City è stata quella che le ha fatto dominare l’ultimo campionato».
A proposito dell’Inter: dopo lo scudetto è stato giusto non ringiovanire ma “battere il ferro” aggiungendo al motore Taremi e Zielinski?
«Per me hanno migliorato tantissimo la loro rosa. Io l’anno scorso non ero così convinto che avessero due squadre e probabilmente non lo era neanche Simone altrimenti non avrebbe gestito così il girone di Champions. Quest’anno invece può davvero mettere una squadra in campionato e una in Europa: Marotta e Ausilio secondo me sono stati fenomenali. In rosa sono tutti davvero intercambiabili, tranne forse Lautaro e Calhanoglu».
Per De Rossi arriva il difficile?
«Sono d’accordissimo. L’anno scorso ci siamo tutti innamorati di Daniele, mentre quest’anno deve dimostrare di essere davvero all’altezza della situazione. E lo dico anche perché gli stanno mettendo a disposizione una bella squadra. Personalmente gli consiglio di puntare su una competizione perché la Roma è forte in tredici giocatori e per questo non credo possa reggere il doppio impegno».