Ci sono tre esterni e un portiere: non è l’inizio di una barzelletta sui giocatori di Serie A, anche se in questo avvio di stagione hanno regalato tanti sorrisi ai loro tifosi. Di gioia. I tre specialisti di fascia in questione sono Jackson Tchatchoua (Verona), Emmanuel Gyasi (Empoli) e Dennis Man (Parma); mentre l’estremo difensore messosi in luce nelle prime 3 giornate di campionato risponde al nome di Maduka Okoye (Udinese). Un poker di talenti in rampa di lancio e in grado di trascinare le rispettive squadre, tutte partite col dichiarato obiettivo salvezza, nei quartieri alti. Tanto da aver già attirato le attenzioni di diversi grandi club. Partiamo, in rigoroso ordine di classifica, con chi occupa al momento la vetta, ovvero Okoye che con le sue parate ha contribuito a trascinare i friulani in cima al campionato. A giugno Ausilio aveva provato a portarlo all’Inter, scontrandosi però col muro dei Pozzo che l’hanno subito dichiarato incedibile. A Udine sono convinti, infatti, che i 12 milioni offerti dai nerazzurri possano almeno raddoppiare la prossima estate. Intanto il numero 40 bianconero, dopo aver scalzato Silvestri tra i pali, si è preso la scena anche alla Mostra del Cinema di Venezia, dove ha presenziato come uno dei protagonisti del docufilm “Il sogno non ha colore” per lanciare un segnale contro il razzismo. Chapeau.
Che inizio per il Verona!
A un punto di distanza dall’Udinese c’è il Verona capace di stendere Napoli e Genoa, giocando un calcio spettacolare. Merito anche delle incursioni e delle accelerazioni di Tchatchoua, che ha fatto impazzire i malcapitati terzini avversari. Al debutto ha tritato i dirimpettai del Napoli, stregando pure Antonio Conte che l’avrebbe voluto subito in azzurro. Niente da fare. L’Hellas si tiene stretto l’ennesimo gioiello scovato dal ds Sogliano e destinato a regalare un’altra clamorosa plusvalenza alle casse gialloblù. Non a caso il Verona negli ultimi giorni di mercato ha respinto al mittente gli assalti di Rennes ed Everton, che avevano messo sul piatto rispettivamente 12 e 10 milioni pur di accaparrarselo. Curiosità: il primo a intuire le doti a tutta fascia del classe 2001 è stato l’anno scorso Marco Baroni, che trasformò Tchatchoua da attaccante esterno un po’ inconsistente in un terzino micidiale. Domenica contro il Genoa è arrivato il primo gol in Serie A, che Jackson ha festeggiato alzando le braccia al cielo per ringraziare Dio. Una fede aumentata un anno fa, quando ha rischiato di morire durante una vacanza in Marocco a causa di un brutto incidente in auto causato da un’altra vettura. L’impatto gli era costato la frattura di 2 vertebre cervicali e il conseguente intervento chirurgico con apertura del collo e inserimento di una vite per risolvere il problema. Tredici mesi dopo quel terribile shock è solo un brutto ricordo e Jackson ora vuole volare sempre più in alto.